Verso il rientro a scuola viene confermato uno dei punti più discussi delle ultime settimane. Il Tar infatti ha confermato il decreto legge con il quale il 6 agosto scorso è stato previsto che tutto il personale scolastico e universitario dovrà possedere e sarà tenuto a esibire il Green Pass. Il Tribunale amministrativo ha infatti bocciato il ricorso – valutandolo anche nell’ordine della “palese inammissibilità” – ritenendo che non fosse nessuna sospensione cautelare urgente da adottare.
Nessuna irregolarità quindi per il decreto del 6 agosto scorso che entrerà in vigore dal prossimo primo settembre 2021 e fino al 31 dicembre 2021. Così come la disposizione secondo la quale il mancato rispetto di tale obbligo sarà considerato “assenza ingiustificata”. La mancata esibizione infatti verrà ritenuta tale e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sarà sospeso.
L’obbligo di esibire la certificazione verde è riservato non soltanto agli insegnanti, ma anche tutti coloro che entrano in una scuola: assistenti, personale anche amministrativo, addetti alla mensa o ad altre attività. Sono tenuti al controllo della certificazione il preside o un suo delegato a cadenza quotidiana.
Oltre la certificazione verde, sono molteplici le misure volte ad un ritorno a scuola in presenza controllato per evitare la Dad. La data del rientro, come di norma accade, non sarà unica e varierà da regione a regione: dal 6 settembre (Bolzano) fino al 20 (Calabria e Puglia), con la maggior parte delle regioni (9) che ha optato per il 13.
Capitolo mascherine e distanziamento: dai sei anni in su è obbligatorio l’uso di mascherine chirurgiche anche al banco, mentre nelle scuole materne le useranno soltanto gli insegnanti. Come lo scorso anno gli istituti scolastici provvederanno alla distribuzione delle mascherine. Diverse dalle indicazioni dello scorso anno invece il distanziamento interpersonale di un metro: non è più obbligatorio ma soltanto raccomandato, con deroghe particolari ove non ci sia sufficiente spazio. La temperatura corporea andrà misurata a casa.
Ci sarà una diversità di trattamento tra alunni vaccinati e non in caso di positività di un compagno di classe. Saranno entrambi in quarantena e sottoposti a tampone, ma per lo studente vaccinato il tempo di quarantena è di 7 giorni anziché 10. Qui subentra la Dad, nonostante il Governo abbia stabilito come priorità che le lezioni siano in presenza. Didattica a distanza che potrà essere estesa a tutta la scuola in caso di focolai o di zone arancioni o rosse.
Sempre nell’ottica di evitare al massimo gli assembramenti, il flusso e il deflusso degli alunni verrà dilazionato il più possibile. Gli orari di ingresso e uscita saranno scaglionati, in più solo un genitore potrà accompagnare il proprio figlio a scuola (mentre i colloqui con gli insegnanti si svolgeranno online).
Stessa cosa per gli ingressi e per l’uso di strutture come mensa e palestre. Durante i pasti verranno stabiliti dei turni per mantenere il distanziamento tra gli studenti. Così come nel caso di attività fisica al chiuso, in cui bisognerà preferire sport individuali e cercare di mantenere il distanziamento.
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