L’antefatto risale all’ottobre del 2013: Antonio Matuozzo, 66enne di Napoli confessa di avere ucciso nel sonno la propria compagna Anna Maria Cultrera, 61enne di Viterbo, colpendola con una serie di coltellate (secondo il medico legale Giorgio Bolino sarebbero state addirittura 50). Ovviamente, dopo la confessione, l’uomo è stato arrestato.
Nella giornata di ieri sono emerse delle novità: si è saputo, infatti, che la difesa di Matuozzo ha chiesto il rito abbreviato per ottenere uno sconto di pena di un terzo per l’assistito, oltre che la perizia psichiatrica. I legali del partenopeo intendono valutare le sue capacità di intendere e di volere.
Il pm Fabrizio Tucci, invece, ritiene che si sia trattato di un omicidio premeditato, dovuto al logoramento del rapporto fra Matuozzo e la compagna, che pareva intenzionata a cacciarlo di casa. La difesa sembra voler controbattere a queste tesi presentando una documentazione medica che attesta i problemi psico-fisici dell’uomo, il quale già in passato ha avuto problemi con la giustizia: ha trascorso tre anni e mezzo in carcere a seguito di molestie sessuali su una bambina di 5 anni, peraltro parente della compagna.
A questo punto sarà il gip a decidere se accogliere o meno la richiesta dei legali di Matuozzo. In caso di parere favorevole, l’udienza fissata per maggio slitterebbe a data destinarsi.
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