Il sito tg24.info rivela che i familiari di Gilberta Palleschi, la 57enne insegnante di inglese di Sora e segretaria regionale dell'Unicef scomparsa lo scorso 1 novembre e ritrovata cadavere il 9 dicembre, protestano per il fatto che il suo assassino non sia sottoposto al regime di isolamento nel carcere di Cassino. Antonio Palleschi, il carnefice che ha confessato l'atroce uccisione della donna, svolgerebbe attività di socializzazione nel reparto "Sex Offender".
I parenti di Gilberta sono sul piede di guerra e intendono avviare una raccolta firme da inviare al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L'obiettivo è un ulteriore restrizione della normativa sul femminicidio.
Il sito tg24.info ha raccolto il commento del procuratore capo di Cassino, Mario Mercone, che ha dichiaarato: "E' stata applicata la legge. La normativa, prevede la detenzione in isolamento solo per chi non collabora alla risoluzione di un caso, mentre Antonio Palleschi è reo confesso".
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