Si è tolto la vita nella sua cella nel carcere di Velletri, in cui era detenuto, il 31enne Marco Prato, accusato dell’omicidio di Luca Varani, il ragazzo ucciso a Roma nel marzo del 2016 durante un festino a base di sesso e droga.
Domani, mercoledì 21 giugno, Prato avrebbe avuto l’udienza del processo: è stato trovato durante il giro di ispezione con un sacchetto di plastica in testa che l’avrebbe soffocato; il suo compagno di cella non si sarebbe accorto di nulla. Il pubblico ministero di turno ha autorizzato la rimozione della salma, su cui verrà effettuata l’autopsia. Prima di farla finita, Prato ha lasciato una lettera in cui spiega che si sarebbe suicidato per "le menzogne dette su di lui" e per "l'attenzione mediatica" subita.
Per l’omicidio di Luca Varani è già stato condannato a 30 anni di carcere Manuel Foffo, che con Prato aveva seviziato e ucciso la vittima; Prato, a differenza del co-imputato, aveva scelto il rito ordinario.
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