Omicidio Mollicone: “La porta della Caserma non è l’arma delitto”
Lavorino: “Contesto al 100%, l’ipotesi che la porta della Caserma dei Carabineri di Arce sia l’Arma del Delitto”
Anticipo che non condivido, anzi, contesto al 100%, l'ipotesi che la porta della Caserma dei Carabineri di Arce sia la cosiddetta "Arma del Delitto" e che Serena abbia sbattuto la testa contro di essa, che la lesione sulla porta sia stata prodotta dalla testa di Serena. Tale ipotesi (che ritengo essere apodittica e sconclusionata) è stata pubblicata da molti organi di stampa che la attribuiscono agli Inquirenti e alla Prof.ssa Cristina Cattaneo medico legale. Fra qualche giorno spiegherò i fatti della mia confutazione a questa ipotesi che reputo essere senza basi e senza costrutto, (lo farò…senza alcuna violazione di segreto istruttorio, io…).
Così come contro Carmine Belli (il carrozziere di Arce) gli Inquirenti produssero uno scenario ipotetico fallace ritenendo Belli l'assassino di Serena, per poi costruirci sopra inconsistenti, fantasiosi e demolibili teorie, moventi, contesti, deduzioni etc. Lo stesso sta accadendo con la porta che ritengono essere la c.d. "ARMA DEL DELITTO": voli pindarici, autoconvincimento riverberante, errata intuizione di cui ci si innamora che diviene tesi-certezza!
Tutto a ciò a prescindere da come si siano svolti realmente i fatti. Il problema è che non si può basare un ragionamento serio e scientifico su un presupposto falso (cioè: non esatto, errato, incertissimo): nella fattispecie sta accadendo questo. Dulcis in fundo: mi sono dimesso dall'incarico di consulente criminologo della difesa dell'appuntato CC Francesco Suprano perché…mi si vuole bloccare: ma si possono bloccare il Vento, l'Oceano, la Verità, il Pensiero e l'Informazione…e chi salvò Carmine Belli e la verità dei fatti? Penso proprio di no…allora mi sono dimesso per gridare la verità dei fatti e della scienza criminologica! Alla prossima…