Omicidio Serena Mollicone, presentati 7 ricorsi in Corte d’Appello: riparte il processo
Il delitto di Serena Mollicone rimarrà un omicidio impunito, un caso irrisolto, come altri famosi in Italia?
Sono sette i ricorsi presentati in Corte d’Appello presso la Cancelleria del Tribunale di Cassino contro la sentenza del processo di primo grado per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Serena Mollicone e per l’istigazione al suicidio del brigadiere dei Carabinieri Santino Tuzi.
Ricorso avverso alla sentenza di assoluzione
Oltre alla Procura di Cassino hanno depositato il ricorso le Parti Civili (gli avvocati Sandro Salera e Antony Iafrate per Consuelo Mollicone, Dario De Santis per Antonio Mollicone, Federica Nardoni per Armida Mollicone ed Elisa Castellucci per la famiglia Tuzi oltre al Comune di Arce e l’Avvocatura dello Stato per l’Arma dei Carabinieri).
La sentenza della Corte d’Assise il 15 luglio ha assolto tutti gli imputati: l’ex maresciallo dei Carabinieri Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie Annamaria, l’ex vice comandante della caserma di Arce, il luogotenente Vincenzo Quatrale e l’appuntato Francesco Suprano.
Il ricorso – lungo 250 pagine, e firmato dal capo della Procura di Cassino, Luciano D’Emmanuele, e dal magistrato che più di tutti ha contribuito a riaprire l’inchiesta nel 2016, il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo – ripercorre la requisitoria fiume esposta dalla dottoressa Siravo lo scorso 1 luglio davanti la Corte d’Assise del Tribunale di Cassino: Serena Mollicone, studentessa 18enne di Arce, è stata uccisa il 1 giugno 2001 nella caserma dei Carabinieri di Arce, in provincia di Frosinone, successivamente il corpo fu spostato nel bosco di Anitrella, frazione del comune di Monte San Giovanni Campano (Fr).
Risarcimento danni
Gli avvocati di Parte Civile hanno anche avanzato la richiesta di risarcimento danni. Circa cinque milioni di euro per la famiglia Mollicone. Duecentomila euro sono stati richiesti dall’Arma dei Carabinieri per il danno d’immagine subìto.
Processo d’Appello
Inizia quindi la seconda fase processuale dopo il primo grado nel quale i giudici hanno sentenziato che non ci sono prove di colpevolezza a carico degli imputati Mottola. Il delitto di Serena Mollicone rimarrà un omicidio impunito, un caso irrisolto, come altri famosi in Italia o si giungerà a un ribaltamento delle conclusioni del primo grado di giudizio? Il processo davanti la Corte d’Assise d’Appello probabilmente inizierà a fine estate, comunque entro la fine del 2023.