Omicidio Willy: ai 4 imputati nuovo avviso di garanzia per lesioni sull’amico Samuele
La Procura ha aperto un fascicolo autonomo su queste accuse e inviato un avviso di garanzia a tutti e 4 gli imputati
Nuovi presunti gravissimi reati per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, già accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro.
La Procura di Velletri ha infatti chiuso le indagini preliminari sull’aggressione a Samuele Cenciarelli, amico di Willy Monteiro Duarte. La notte dell’omicidio di Willy, Samuele avrebbe provato a difendere l’amico, ma, secondo quanto riporta la Repubblica sarebbe stato violentemente picchiato anche lui.
Sull’aggressione subita da Cenciarelli, la procura ha aperto un fascicolo autonomo e l’avviso di garanzia è stato recapitato a tutti e quattro gli imputati.
La testimonianza dell’amico di Willy Monteiro
Cenciarelli raccontò delle botte, dei calci e pugni ai carabinieri, già subito dopo la morte di Willy.
Ed è questa la versione che avrebbe poi confermato durante il processo per l’omicidio dell’amico: “Siamo andati a Colleferro per trascorre una serata insieme a Willy e altri amici, siamo arrivati interno all’una e 30. Mentre stavamo andando via, Willy si è avvicinato a Federico Zurma, un suo amico mentre discuteva con due ragazzi. Ho detto a Willy che era meglio andarsene, di non immischiarci in cose che non erano nostre. Mentre stavamo andando verso la macchina qualcuno ha sferrato un calcio con la pianta del piede a Willy e un calcio a me. Sul posto erano arrivate altre due persone, i fratelli Bianchi.
Non sono in grado di dire chi ci ha preso a calci. Mi sono buttato su Willy, per difenderlo ma sono stato colpito con un calcio all’altezza della gola. Poi, mentre ero a terra, ho visto sferrare calci e pugni a Willy. A picchiarlo sono stati tutti e quattro. Ogni volta che provava a rialzarsi lo gettavano a terra. Ho cercato di spiegare che noi con quella storia non c’entravamo nulla ma uno dei fratelli Bianchi mi ha dato un pugno in faccia. L’aggressione è durata 30 secondi. Mi ricordo che lo calpestavano con una ferocia inaudita. Mi ricordo che Belleggia aveva un braccio ingessato, Pincarelli aveva una camicia bianca e svariati tatuaggi, uno dei fratelli Bianchi aveva una polo verde e altro un tatuaggio sul collo. Quello che mi ha picchiato è quello un po’ più basso”.
Ed è fissata in data 28 marzo a Roma l’udienza di appello davanti ai giudici della I Corte di Assise di Appello di Roma, il processo di secondo grado per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte.