Operaio morto a Tivoli, arriva la condanna dei sindacati
“Basta morti bianche, serve una legge regionale sugli appalti e il rifiuto della logica del massimo ribasso in edilizia”
Ieri, a Tivoli, l' ennesimo incidente mortale sul lavoro. Elpidio Pastore, un operaio casertano di appena 39 anni, è deceduto, nonostante i disperati tentativi di rianimazione, a seguito di una caduta nel vuoto da un''altezza di circa 10 metri". Così, in una nota, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil di Roma e del Lazio. "La vittima- continua il comunicato – stava lavorando su un' impalcatura alle Nuove cartiere di Tivoli, nel rifacimento della copertura del tetto di uno degli edifici. Le cause dell' infortunio sono ovviamente al vaglio delle autorità competenti e alla Procura di Tivoli è stata aperta un' indagine per accertare la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità. Il primo pensiero, senza retorica, è rivolto alla famiglia del giovane operaio alla quale esprimiamo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà".
"Il secondo pensiero, però, inevitabilmente – conclude il comunicato – corre ai troppi tristi annunci di morti bianche che si susseguono nel settore dell' edilizia, da sempre particolarmente colpito. La sicurezza sul lavoro deve assolutamente tornare al centro del dibattito politico tanto a livello regionale quanto a quello nazionale. Per questo ancora una volta ribadiamo la necessità di una nuova legge regionale sugli appalti e il rifiuto della logica del massimo ribasso in edilizia". (Com/Enu/ Dire)