Operazione “Vedo o non vedo?”
Deferite 6 persone che, simulando uno stato di cecità assoluta, hanno illecitamente percepito una pensione di invalidità (c.d. falsi ciechi)
In relazione al proliferare di truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale e dell’I.N.P.S., i Carabinieri del Nucleo Informativo del Reparto Operativo di Viterbo, unitamente a quelli del N.A.S. e della Stazione Carabinieri di Viterbo, hanno svolto un’articolata attività info-investigativa, protrattasi per alcuni mesi, al fine di verificare l’eventuale sussistenza dei suddetti reati, perpetrati da persone che, simulando uno stato di cecità assoluta, hanno illecitamente percepito una pensione di invalidità (c.d. falsi ciechi).
Tale attività d’indagine, alla quale è stato dato il nome “VEDO O NON VEDO?”, ha consentito di acquisire gravi elementi di reità a carico di n. 6 persone che sono state quindi deferite all’Autorità Giudiziaria poiché, pur percependo la pensione di invalidità prevista dall’I.N.P.S. per i portatori di handicap grave, in quanto tutte risultate affette da “CECITÁ ASSOLUTA”, sono state poi filmate dai Carabinieri operanti mentre svolgevano delle normali mansioni quotidiane in assoluta sicurezza e scioltezza, senza paventare alcuno stato di handicap.
Alcuni soggetti sono stati filmati mentre accudivano alla campagna ed agli animali domestici e, in un caso, il “falso cieco” è stato addirittura ripreso mentre svolgeva la mansione di maniscalco, provvedendo a ferrare il proprio cavallo, conficcando con il martello i chiodi negli zoccoli dell’animale in assoluta sicurezza e con totale padronanza di mestiere.
Le indagini, coordinate e dirette dalla Dott.ssa Paola CONTI, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, sono state estese anche alle Commissioni sanitarie che, nel tempo, hanno diagnosticato e riconosciuto lo stato di “cecità assoluta” dei soggetti già deferiti all’Autorità Giudiziaria, nonché di ulteriori persone la cui posizione è tuttora al vaglio degli investigatori.