Ordinanza Lazio: nessuno spostamento o ingresso con temperatura 37,5
Fase 3, ordinanza Lazio: non potrà entrare chi ha sintomi e febbre sopra i 37,5°C. Divieto di circolare con una temperatura superiore a 37,5
L’ordinanza Lazio firmata da Nicola Zingaretti. “Non sono consentiti spostamenti” in ingresso e sul territorio della Regione Lazio “nei soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) che devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante”.
E’ quanto si legge nella ordinanza firmata dal presidente della Regione Nicola Zingaretti. Altro caso i “soggetti già sottoposti a sorveglianza sanitaria attraverso isolamento fiduciario”.
I vettori e gli armatori del trasporto interregionale di linea aereo, marittimo e ferroviario, “per gli ingressi dedicati ai treni AV e IC, provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri e vietano lo stesso in caso di stato febbrile maggiore di 37,5°C.
I vettori e gli armatori del trasporto interregionale aereo e marittimo del porto di Civitavecchia provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri anche allo sbarco”.
Inoltre “il passeggero residente in regioni diverse dal Lazio che, allo sbarco, presenta temperatura maggiore di 37,5°C, contatta il numero unico regionale dedicato 800.118.800. Il numero verde regionale all’occorrenza, attiva il SISP (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) di competenza territoriale.
La struttura prenderà in carico il passeggero, avvierà l’eventuale procedura di isolamento e si adopererà per l’effettuazione del test molecolare.
Fino all’esito del test la persona è tenuta a restare in isolamento presso il proprio domicilio”.
“il passeggero residente nel Lazio che non ha effettuato l’imbarco, ovvero il passeggero residente che allo sbarco presenta temperatura maggiore di 37,5°, deve contattare il proprio MMG/PLS scelta per segnalare la sintomatologia”.
Ordinanza Lazio ribadisce Dpcm 26 aprile
“Si precisa che il divieto di circolare con una temperatura superiore a 37,5 è già previsto dal Dpcm del 26 aprile 2020. L’ordinanza regionale si limita a ribadire tale prescrizione stabilita dal Governo non ad istituirla.
L’ordinanza regionale rafforza le misure di contact tracing prendendo in carico il cittadino qualora sia riscontrata una temperatura maggiore del 37,5″. Avviando così i controlli preposti. Lo precisa in una nota la Regione Lazio.