Orte, “Non ho dato 200 euro ai carabinieri, i soldi non erano miei”
Nega il 62enne arrestato domenica con l’accusa di avere provato a corrompere i Carabinieri
Ha offerto 200,00 euro ai Carabinieri durante un controllo dei documenti: arrestato 62enne. E’ accaduto ieri, domenica 5 maggio, a Orte; i Carabinieri durante un posto di controllo hanno arrestato un cittadino romeno di 62 anni, perché, fermato per un controllo, durante la verifica dei documenti ha offerto 200,00 euro ai militari che stavano operando nella speranza di non portare le verifiche amministrative in atto. I Carabinieri dopo ciò hanno subito arrestato il 62enne per tentata corruzione e lo hanno portato nelle camere di sicurezza della compagnia Carabinieri di Civita Castellana.
AGGIORNAMENTO: “Io non ho messo soldi nella cartellina, semmai ce li ha messi il proprietario della macchina quando me li ha lasciati. Si tratta di un mio connazionale che aveva necessità di portare a riparare in Romania la sua vettura Audi, che si era rotta in Italia, e lo ha chiesto a me”, ha detto il 62enne, incensurato, alla pm Eliana Dolce e alla presidente del collegio Silvia Mattei durante l’udienza di convalida, difeso dall’avvocato Corrado Cocchi. In Italia ha lavorato dal 1993 al 2002. “Poi mi sono dovuto operare al cuore all’ospedale di Forlì e sono dovuto andare in pensione, per cui sono tornato in patria. Ma in Italia, sul litorale romano, vive uno dei miei figli. Non ero solo, eravamo in quattro, ma nessuno è stato sentito come testimone”, ha detto. Per il difensore: “E’ sbagliato equipararlo a un trasportatore internazionale e manca il verbale della contestazione che sarebbe il movente. In caso di cabotaggio, ci sono ipotesi, come questa, in cui non serve autorizzazione al trasporto, trattandosi di vettura danneggiata, che necessita una riparazione. La multa di 4100 euro e il sequestro amministrativo per tre mesi non sarebbe comunque stato legittimo”, ha sottolineato l’avvocato Cocchi. Quando la pm Eliana Dolce ha chiesto la custodia cautelare in carcere “per la disinvoltura dell’azione e perché non stabile in Italia”, il 62enne è scoppiato a piangere. Il tribunale ha convalidato l’arresto rimettendo l’uomo in libertà senza alcuna misura. Il processo per direttissima è stato invece rinviato al 17 settembre, su richiesta della difesa che per quella data dovrà decidere se procedere col rito ordinario oppure con uno dei riti alternativi dell’abbreviato o del patteggiamento.
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