Ospedale di Latina, arrivano i Nas. Venerdì corteo in città
Ieri all’Icot nuovo caso di aggressione dopo quello della scorsa settimana al “Santa Maria Goretti”
Non si arresta l'emergenza all'ospedale "Santa Maria Goretti" di Latina. Dopo l' aggressione subita la scorsa settimana da un infermiere da parte di un paziente che lamentava lunghi tempi di attesa, nella giornata odierna i Carabinieri del Nas hanno effettuato un sopralluogo nel nosocomio. In effetti i militari hanno evidenziato come la situazione di maggiore criticità dell' ospedale sia costitutia proprio dai tempi di attesa dei pazienti, i quali generano nervosismo tra i pazienti, che a volte finisce per mettere in pericolo l'incolumità del personale sanitario.
A riprova di tutto ciò è l' episodio analogo a quello del 18 febbraio, avventuo ieri all' Icot:"Questa nuova aggressione – ha dichiarato Sabino Venezia, della USB regionale – è la riprova di quanto sia necessario e urgente rimettere mano al sistema sanitario di emergenza di Latina. A una settimana dal vile episodio che ha coinvolto Marco De Marco al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti, cambia il luogo ma non cambia la rabbia di quanti non riescono ad avere risposte concrete in tempi decenti ai propri bisogni di salute”.
La situazione resta senza dubbio tesa, al punto che per venerdì 28 è stato orgnizzato un corteo che partirà alle 10 dal pronto soccorso del "Santa Maria Goretti" e arriverà alla sede della Asl, situata a Latinafiori. Alle 12 è poi previsto un incontro con il direttore generale Caporossi, al quale farà seguito una conferenza stampa.
In ogni caso, Venezia ha sottolineato come qualcosa si stia muovendo, pur rimanendo cauto: “La nuova Direzione Generale apre 17 posti letto – ha spiegato l'esponente della USB – una rivoluzione chiesta e attesa da tempo che registriamo come un primo atto teso a risolvere i gravi problemi organizzativi, gli stessi che abbiamo rappresentato al Ministro Lorenzin in una recente visita al Santa Maria Goretti: a fronte di 194 letti di area medica ce ne sono solo 107 mentre dei 138 letti chirurgici previsti ne sono attivi solo 107. I segnali di cambiamento che registriamo al momento sono importanti quanto concreti. Alle dichiarazioni ufficiali dell’apertura di 17 nuovi posti letto al Goretti si aggiunge l’inaugurazione della struttura sanitaria di Sezze, di recente ristrutturazione; un segnale importante che potrà riservarci delle sorprese se, come pare, la Regione non concederà le dovute deroghe per assumere nuovo personale e sceglierà la strada del precariato o peggio dell’affidamento dei servizi a privati o cooperative”.
“Condividiamo le scelte della politica onesta – conclude Venezia – quella che vorrà impegnarsi a garantire, su Latina e Provincia, almeno 3,5 posti letto ogni 1.000 abitanti, personale adeguato alle necessità ed il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza. Per questo invitiamo tutti al corteo di venerdì 28 febbraio a Latina, pronti a trasformare in lotta ogni tentativo di strumentalizzazione dei bisogni ed ogni inversione di percorso”.