Ospedali Roma e Lazio, 9 medici su 10 rischiano aggressioni da pazienti
Una questione che riguarda tutti i nosocomi del Lazio, con conseguenze fisiche e psicologiche
Fabrizio Santori, consigliere dei Fratelli d'Italia nel Consiglio Regionale del Lazio interviene sul caso delle aggressioni al personale medico e paramedico degli ospedali di Roma e del Lazio: "Nel recente Consiglio regionale è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, di cui ero primo firmatario, per contrastare il fenomeno sempre più diffuso delle aggressioni al personale sanitario. Una questione che riguarda tutti i nosocomi del Lazio, con conseguenze fisiche e psicologiche sulle vittime di queste esperienze traumatiche, come sostenuto anche dall’ordine dei medici di Roma. Nonostante alcune raccomandazioni del Ministero della Salute risalenti ormai a dieci anni fa, circa il monitoraggio dei luoghi di lavoro per prevenire atti di violenza, ad oggi non risultano efficaci i provvedimenti in tale senso, tanto che secondo il sindacato dei medici nel Lazio circa 9 medici su 10 sono a rischio di aggressioni e violenze nelle sedi di continuità assistenziale.
Violenza di diversa natura, minacce verbali, percosse, atti di vandalismo e violenza a mano armata. Senza dimenticare lo stress continuo cui gli operatori delle strutture sanitarie locali sono sottoposti per carenza di personale con turni che superano anche le 14 ore. A fronte di questi fattori di rischio, abbiamo impegnato il presidente Zingaretti a intervenire per ridurre i fenomeni di violenza sul personale sanitario, concertando misure di prevenzione anche con le altre Regioni a favore di una maggiore sicurezza per i sanitari, e chiedendo di istituire anche tavoli permanenti su questa tematica insieme a Istituzioni, Direttori generali e Aziende ospedaliere del sistema sanitario".