Un drammatico episodio ad Ostia nella notte tra il 31 gennaio e il 1° febbraio. Un uomo di 30 anni è stato gravemente ferito dai suoi due pitbull all’interno del suo appartamento di via Domenico Baffigo, nei pressi di piazza Gasparri. Attualmente è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Grassi di Ostia, con lesioni diffuse in diverse parti del corpo.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane era solo in casa al momento dell’attacco. Le sue urla hanno allertato i vicini, che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti il personale del 118 e gli agenti del Decimo Distretto di Polizia di Ostia, trovando il 30enne in condizioni critiche, con profonde ferite inferte dai suoi stessi cani.
Intervento delle autorità e sequestro dei cani
Gli agenti hanno chiesto il supporto della polizia locale e del canile comunale per prendere in carico i due pitbull, che si trovavano ancora all’interno dell’abitazione. I cani sono stati trasferiti al canile comunale Muratella, dove verranno sottoposti a un’osservazione sanitaria e comportamentale per valutarne la pericolosità. Uno di loro è stato identificato come un pitbull red nose maschio.
Simonetta Novi, consigliera civica dell’VIII Municipio, educatore cinofilo e attivista per gli animali da 30 anni, sottolinea l’importanza di analizzare la relazione tra la famiglia e i due cani.
“Nell’augurare al ragazzo aggredito una pronta guarigione, bisognerà ovviamente aspettare la sua testimonianza per conoscere dinamica e cause dell’aggressione. È vero che esistono cani più o meno facili da gestire ed è anche vero che le persone che decidono di prendersi cura di un cane possono essere più o meno esperte. Ma è la costruzione della relazione il primo presidio di responsabilità. Competenza e accreditamento dell’uomo verso il proprio cane da una parte e stato di realizzazione cognitivo-comportamentale del cane dall’altra. I cani, così come le persone, non impazziscono improvvisamente”, afferma Novi.
L’attivista cinofila sottolinea inoltre l’importanza di un’anamnesi approfondita: “In questo caso sarà importantissimo lavorare per ricostruire la storia dei due cani, il loro inserimento in famiglia, le abitudini date, i segnali precedenti registrati. Solo dopo un’analisi approfondita e lo studio etologico del comportamento in canile, si potrà immaginare un percorso di recupero in centri specializzati”.
Nonostante le gravi ferite, il 30enne non ha riportato lesioni agli organi vitali, il che fa sperare in un recupero, sebbene i medici abbiano riservato la prognosi. Gli specialisti dell’ospedale Grassi stanno monitorando costantemente la situazione del paziente, il cui stato clinico resta critico.
Un episodio che riaccende il dibattito sulla pericolosità dei cani di grossa taglia e sulle misure di sicurezza da adottare per evitare simili tragedie. I pitbull sono spesso al centro di polemiche per la loro aggressività potenziale, sebbene molti esperti sottolineino che il comportamento di questi animali dipenda in larga parte dall’educazione e dall’ambiente in cui vengono cresciuti.
Le condizioni della donna, residente a Guidonia, da subito sono apparse gravi
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