Roma Ostia, gestione spiagge e lidi: 7 condanne, quasi 6 anni a Spada

Pena più pesante all’ex direttore dell’ufficio tecnico del Municipio, Aldo Papalini, condannato a 8 anni e 6 mesi

Si è concluso con sette condanne il processo a carico di altrettanti imputati finiti a processo nell’ambito di una inchiesta sulla gestione di stabilimenti balneari e di appalti pubblici sul lungomare romano. La pena più alta è toccata all’ex direttore dell’ufficio tecnico e dell’unità operativa ambiente del Municipio di Osita, Aldo Papalini (8 anni e 6 mesi); 5 anni e 8 mesi sono andati ad Armando Spada; mentre la pena stabilita per il luogotenente della Marina Militare Cosimo Appeso è di 5 anni e 5 mesi di reclusione. Tre anni e quattro mesi di reclusione, infine, per Ferdinando Colloca, Damiano Facioni -consigliere della società “Bluedream srl” e per Matilde Magno.

Cosimo Appeso, inoltre, in base al codice militare è stato degradato. La pena più bassa è stata stabilita per l’imprenditore Angelo Salzano, condannato a otto mesi. La sentenza è stata emessa dai giudici dell’ottava sezione penale del tribunale di piazzale Clodio, che hanno anche disposto il pagamento di una provvisionale nei confronti del Comune di Roma, della Regione Lazio e dell’associazione antimafia Caponnetto. Gli imputati erano finiti a processo, a seconda delle posizioni, con le accuse di abuso d’ufficio, turbativa d’asta, falso ideologico, corruzione e concussione, in alcuni casi aggravati dal metodo mafioso. Secondo l’accusa, la vicenda -che risale al 2012- ruota attorno all’affidamento della gestione dello stabilimento balneare “Orsa Maggiore”. (OMNIROMA)

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