Roma Ostia, polizia scopre piccolo museo di anfore e vasi antichi nel garage: denunciato 60enne
Gli agenti della Polizia hanno prontamente sequestrato tutti i reperti conservati dall’uomo soprannominato il “re e sacerdote etrusco”
Gli agenti della Polizia di Stato del X distretto Lido hanno denunciato un uomo di 60 anni per ricettazione di beni culturali.
La vicenda
Gli agenti hanno scoperto nel garage della sua abitazione, tra Dragona e Acilia, la presenza di numerosi reperti archeologici, successivamente sequestrati. Tra questi sono stati ritrovati: vasi, anfore, un mortaio e una vasca in pietra, una metopa rettangolare, un bassorilievo raffigurante un volto e parti di figure maschili e femminili, tutti di estrema rilevanza storica.
La Polizia è riuscita a scoprire il piccolo museo, dopo essere intervenuta grazie alla chiamata effettuata da una donna che stava litigando con il 60enne. L’uomo si è giustificato dicendo che le opere le aveva acquistate da un trafficante, anche se le prime indagini dimostrano come in realtà sia noto nell’ambiente come il “re e il sacerdote delle città etrusche”. Tale soprannome sembrerebbe esserselo guadagnato dopo aver scavato in tutte le Necropoli d’Italia: Cerveteri, Tuscia per poi arrivare in Sardegna e Veneto.
Ufficialmente possedeva un banco a Porta cortese, copertura perfetta per i suoi affari, riuscendo anche ad ottenere nuovi clienti lontano da occhi e orecchie indiscrete.
Le indagini
Ma lo scorso novembre una discussione con un nuovo cliente lo aveva tradito, e gli agenti del X distretto decisero di entrare nel garage, trovando una collezione di beni pronti per essere venduti agli estimatori. Pochi giorni fa, sotto richiesta della Procura di Roma, sono tornati nell’abitazione del 60enne e hanno trovato numerosi reperti. Le indagini però non sono terminate, infatti, la Polizia coordinata con la Sovrintendenza dei beni culturali, dovrà verificare l’originalità, la provenienza e il valore di tutti i reperti sequestrati.