Ostia, una maratona letteraria contro la violenza sulle donne

L’appuntamento nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: in omaggio un manuale sull’informazione contro discriminazioni

Poltrone di teatro

Poltrone di teatro

Nella cornice del Teatro del Lido di Ostia, in via delle Sirene 22, oggi pomeriggio alle ore 16:00, prende vita un’iniziativa di straordinaria importanza culturale e sociale. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il palco del teatro ospiterà la maratona letteraria dal titolo “Stop violenza. Le parole per dirlo”, un evento che unisce letteratura, impegno civile e riflessione sul ruolo dell’informazione nella lotta contro gli stereotipi e le diseguaglianze di genere.

In omaggio un manuale: l’informazione per contrastare le discriminazioni

L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’associazione Ostia incontra l’Autore e la casa editrice All Around, unite dall’obiettivo comune di utilizzare la forza delle parole per combattere il silenzio e l’indifferenza che spesso circondano la violenza di genere. A ogni partecipante verrà regalata una copia di “Stop violenza – Le parole per dirlo”, un manuale curato dall’associazione GiULiA Giornaliste, nata nel 2011 con l’intento di modificare il linguaggio e le narrazioni quotidiane che perpetuano stereotipi sessisti.

Il manuale rappresenta uno strumento indispensabile per lettori e professionisti dell’informazione, sottolineando come il linguaggio possa essere un potente alleato – o nemico – nella lotta contro le discriminazioni. È un invito a riflettere sul ruolo che l’informazione gioca nel plasmare una cultura patriarcale o, al contrario, nel promuovere una società più equa e inclusiva.

La maratona vedrà protagoniste alcune importanti autrici, impegnate non solo nel mondo letterario ma anche in quello sociale e politico. Le loro opere, ricche di spunti di riflessione e narrazioni potenti, pongono al centro il vissuto e le esperienze delle donne, dando voce a chi troppo spesso è stato messo a tacere.

“Stop violenza. Le parole per dirlo”, le protagoniste

  • Nadia Pizzuti, con il suo libro “Iran. La lunga marcia delle donne”, racconta il coraggio delle donne iraniane che sfidano il regime oppressivo per reclamare i propri diritti. L’autrice descrive le proteste esplose nel 2022 dopo la morte di Mahsa Amini, condividendo il suo vissuto in prima persona e dando voce a una resistenza femminile che è diventata simbolo universale di lotta per la libertà.
  • Graziella Di Mambro, in “Non è il mio tempo”, ripercorre un evento storico degli anni ’30: un aborto clandestino durante il fascismo, che diventa pretesto per indagare le radici culturali e sociali di un tema ancora oggi divisivo. Con una narrazione profonda e toccante, l’autrice mette in luce il peso delle norme patriarcali che influenzano tutt’ora le scelte delle donne.
  • Stefania Giacomini propone “Shopping pericoloso”, un romanzo che mescola il fascino del mondo della moda a un giallo intrigante, svelando il lato oscuro di un universo spesso idealizzato. Il libro esplora la vulnerabilità delle donne in un settore che, dietro l’apparente perfezione, nasconde dinamiche tossiche e pericolose.
  • Silvia Garambois e Paola Rizzi, con “#STAIZITTA giornalista!”, affrontano il crescente fenomeno delle molestie e degli attacchi verso le giornaliste, bersaglio di campagne d’odio sempre più diffuse. Il testo è un potente grido contro l’intimidazione e un invito a proteggere la libertà di espressione come diritto fondamentale.

Gli interventi delle autrici metteranno in evidenza come le esperienze femminili possano essere il punto di partenza per ripensare le dinamiche di potere e superare la segregazione culturale e simbolica che continua a penalizzare le donne. In particolare, il sistema mediale, con i suoi linguaggi e le sue rappresentazioni, verrà analizzato come un terreno fertile per trasformare la narrazione sulle donne da oggetto passivo a soggetto attivo e protagonista.