Pagamenti elettronici a Roma, Federconsumatori Lazio: “Percentuale in crescita anche tra gli anziani”
La nostra intervista al Presidente di Federconsumatori Lazio, Stefano Monticelli, per conoscere un fenomeno in crescita nella capitale
I romani, come approfondito in un nostro articolo, amano pagare col Pos. Un numero sempre più crescente di persone effettua pagamenti elettronici in luogo dell’utilizzo del classico contante.
Una semplice moda? Una tendenza sempre più frequente e destinata a svilupparsi? Soprattutto una pratica che può fare breccia in un Paese come il nostro, laddove le innovazioni tecnologiche mostrano un passo lento, incerto, sempre in costante discussione?
Lo abbiamo chiesto al Presidente di Federconsumatori Lazio, Stefano Monticelli.
Presidente, innanzitutto si aspettava una risposta così immediata, in un Paese come il nostro?
“In effetti no. Però io penso che la pandemia abbia aiutato. Per fare un semplice esempio, all’interno della nostra sede, per molti dei pagamenti utilizziamo il Pos. E funziona. Nel comune utilizzo, il contante è quasi del tutto sparito, in luogo di transazioni effettuate tramite paypal o bonifici“.
Si è dato una spiegazione in merito a questa tendenza?
“Guardi, secondo me possiamo ipotizzare due spiegazioni. Noi seguiamo tutto l’operato relativo alla Regione Lazio. Le posso dire che sicuramente, come dicevo, una prima motivazione risiede nelle abitudini che abbiamo iniziato a praticare durante e dopo la pandemia. In virtù di tutto quello che abbiamo imparato a fare e a conoscere in relazione a pagamenti, la percentuale di utilizzo della moneta elettronica è decisamente aumentata. Ma c’è un’altra motivazione probabilmente. Sta nel fatto che al Pos, forse, quando effettuiamo pagamenti, sono sovente collegate carte di credito e debito. Pertanto, sono possibili pagamenti rateizzati. Non dimentichi che purtroppo questo è un momento nel quale molta gente non dispone di cospicue somme di denaro. Avendo dunque pochi soldi, aumentano le possibilità di dilazionare i pagamenti, in accordo con i vari istituti bancari“.
Che idea si è fatto, in virtù della sua esperienza, dell’andamento del fenomeno. Lo trova in crescita?
“Almeno per quello che so io, sì. Ma é un andamento in controtendenza, perché non dimentichiamo che in campagna elettorale, si diceva che bisognava aumentare pagamenti in cash. Tuttavia le persone hanno ormai sviluppato questa abitudine. Noi stavamo facendo una battaglia incentrata sui pagamenti sotto i dieci euro, dai quali era necessario togliere spese bancarie. Una battaglia che in effetti andava affrontata e vinta, perché altrimenti non sarebbe interessato a nessuno utilizzare il pagamento elettronico. Più o meno è stato realizzato ovunque“.
In percentuale a Roma è utilizzato per lo più nei supermercati e ristoranti in centro. Quanto incide il fattore turismo?
“Ovviamente il turismo degli stranieri fa molto, anche perché loro sono stati abituati prima e meglio di noi. Ma non creda che sia un fenomeno diffuso solo tra i giovani. Ho riscontri anche da persone anziane che ne fanno un utilizzo molto frequente. E che soprattutto, non tornerebbero più indietro“.