"In una fase di emergenza è necessario che ogni territorio faccia la sua parte per garantire l'assistenza sanitaria e il superamento del picco di contagio da Coronavirus. Lo abbiamo ribadito anche oggi in occasione dell'incontro presso l'ospedale di Palestrina insieme al sindaco Mario Moretti". Lo afferma in una nota il presidente della I Commissione regionale, Rodolfo Lena, che ha incontrato il personale del nosocomio insieme al direttore generale della Asl Roma 5 Giorgio Santonocito, al sindaco di Palestrina e al dottor Giuseppe Nicolò.
"Nel nostro quadrante – spiega Lena – i casi di contagio sono in crescita ed è necessario migliorare la capacità di risposta del servizio sanitario pubblico. E' per questo che si è reso necessario adottare misure straordinarie per l'ospedale di Palestrina, che diventerà struttura dedicata Covid Hospital del distretto sanitario.
Bisogna trasmettere positività ma essere anche realisti. La decisione è scaturita dall'aumento dei casi di contagio nelle ultime ore e dal rischio di contaminazione tra pazienti, davanti alle quali non si può perdere tempo per paura di adottare decisioni drastiche. La trasformazione in Covid Hospital prevederà però una profonda riorganizzazione della struttura, sulla quale abbiamo preteso garanzie in primo luogo a tutela del personale, con l'aumento delle dotazioni di sicurezza per i lavoratori.
Non dovranno mancare tute e mascherine per chi lavora giorno e notte a tutela della nostra salute. La trasformazione dell'ospedale prevede anche l'arrivo di nuovo personale sanitario specializzato nella gestione dell'emergenza, insieme alla creazione di 4 nuovi posti letto per la terapia sub-intensiva. Ma insieme al sindaco Moretti abbiamo anche chiesto di valutare la possibilità di allestire una struttura di pronto intervento d'emergenza per tutti i casi urgenti non collegati al contagio di Covid-19, così da assicurare le prestazioni sanitarie.
Deve essere chiaro che si tratta di decisioni temporanee, rese necessarie dalla gestione emergenziale. Superata questa fase l'ospedale tornerà a garantire tutti i servizi ambulatoriali e ospedalieri in piena normalità, con una forza organica maggiore perché una parte del personale che sarà integrato, rimarrà in organico a Palestrina, così come garantito dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. In tempi eccezionali è necessario che ogni territorio faccia la propria parte: la responsabilità di tutti, insieme a una risposta efficace del sistema sanitario pubblico, riusciranno a farci superare con orgoglio un'emergenza senza precedenti".
"La Direzione Strategica della Asl Roma 5, insieme all'assessorato alla Salute della Regione Lazio, ha determinato di convertire il Presidio Ospedaliero (PO) di Palestrina in Covid hospital. Detta scelta e' stata operata in base a criteri tecnici che hanno portato a preferire, tra i Presidi Ospedalieri della Asl Roma 5, il PO di Palestrina- invece di quello di Monterotondo, sul quale erano stati fatti precedenti approfondimenti- che garantisce gli stardard di sicurezza per i pazienti Covid-19.
In conseguenza della determinazione assunta, la Direzione Strategica della Asl Roma 5 sta provvedendo alla dotazione strumentale del PO, agli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) oltre che allo studio di idonei percorsi all'interno dell'ospedale per garantire sicurezza sia ai pazienti che agli operatori.
Il Presidio ospedaliero di Palestrina sarà quindi dedicato esclusivamente alla cura dei pazienti affetti da Coronavirus, che garantirà 60/80 posti letto, pertanto ogni altra prestazione sanitaria no-Covid è delegata agli altri ospedali della Rete.
In particolare: 1) i pazienti in dialisi vengono trasferiti presso il PO di Tivoli (Dea di I livello); 2) i pazienti affetti da patologia tempodipendenti (infarto, ictus, etc…) vengono trasferiti nei centri specifici della rete; 3) le pazienti che hanno programmato di partorire presso il Punto Nascita del PO di Palestrina saranno accolte presso l'ospedale di Tivoli (Dea di I livello); 4) i pazienti ortopedici saranno accolti dal vicino ospedale di Colleferro e dall'ospedale di Tivoli (Dea di I livello).
In conclusione tutta l'attività ospedaliera no-Covid è dirottata verso altri ospedali. Si garantiranno eventuali accessi al Pronto Soccorso di pazienti no-Covid- non veicolati da 118- che dovessero eventualmente afferire al Presidio di Palestrina per mezzo di un presidio mobile garantito in collaborazione con la Croce Rossa che sarà posizionato nel piazzale antistante l'ingresso dell'ospedale di Palestrina con percorsi dedicati e totalmente separati da quelli dei pazienti Covid, che garantirà il triage, il trattamento in emergenza e il trasferimento in altri presidi no-Covid".
Si sottolinea, sulla operatività dell'ospedale cosi' adeguato all'emergenza, che "Il reparto di Ostetricia sarà mantenuto in piena operatività pronto per un'eventuale attivazione in urgenza con equipe immediatamente attivabile in reperibilità, cosi' come le dotazioni tecnologiche e le sale parto". Così in un comunicato la Asl Roma 5.(Red/ Dire)
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