Categorie: Politica

Palestrina, ospedale convertito in Covid hospital: la rabbia del sindaco Moretti

La Direzione Strategica della Asl Roma 5, insieme all'assessorato alla Salute della Regione Lazio, ha determinato di convertire il Presidio Ospedaliero (PO) di Palestrina, Coniugi Bernardini, in Covid hospital. Una scelta che sembrerebbe essere stata presa senza ascoltare il parere del primo cittadino di Palestrina, Mario Moretti. Noi del Quotidiano del Lazio abbiamo ascoltato il Sindaco della cittadina dei Monti Prenestini che ai nostri taccuini ha dichiarato:

<<Con una nota del 25 marzo 2020, ore 18:07, il Direttore Giorgio Giulio Maria Santonocito mi ha così informato con una e-mail “Con la presente, considerata la grave emergenza sanitaria, in accordo con l’Assessore regionale, è stato individuato l’Ospedale di Palestrina, per essere riconvertito a Ospedale COVID-19, stante l’elevato numero di pazienti COVID già ricoverati, per la ASL Rm5”. Ma allora erano solo 4/5 pazienti. Oggi mi hanno detto che ce ne sono 23 (17 in Medicina più 6 al Pronto Soccorso). Chiaramente sono dati da prendere con  le molle. E la nota continua: “Tutti i reparti saranno riconvertiti per mettere in sicurezza gli operatori e pazienti, contribuendo al contenimento della pandemia. Certo della sua collaborazione…”>>.

Hanno deciso di convertire l’Ospedale senza interpellarla?

<<Assolutamente no, non sono stato interpellato. C’erano stati solo sopralluoghi. Avevano pensato di riconvertire l’Ospedale di Monterotondo, poi per una serie di scuse accampate, all’ultimo hanno pensato a quello di Palestrina. Ripeto, io l’ho saputo la sera del 25 marzo con questa e-mail. I medici, gli operatori sono sul piede di guerra perché tutto è stato fatto senza una formazione, senza i dispositivi necessari, senza ambienti idonei separati. Ieri  mi hanno detto di avere preparato una stanza per quattro malati in terapia intensiva. Poiché le porte erano strette e non potevano sbarellare i pazienti hanno dovuto modificare gli accessi. Sono andati di notte a lavorare. Io sono stato a verificare con i miei Consiglieri ed i lavori erano da terminare, senza alcuna sicurezza. Ho  telefonato alla Direzione generale lamentandomi e dopo qualche ora è venuto un camion con il materiale necessario. Sulla pagina del PD il Senatore Astorre e Maugliani mi hanno definito uno sciacallo. Ma io difendo gli operatori sanitari. Hanno attrezzato delle tende per il Pronto Soccorso all’esterno che è uno scandalo. Ho trovato una struttura e l’ho fatta sanificare, a 50 mt. dall’Ospedale, al posto delle tende, ma non mi hanno risposto. Mi danno dello sciacallo, però io difendo 100.000 utenti dei Monti Prenestini. La mattina, i malati sottoposti a dialisi o quelli con servizi indifferibili si sono trovati in questa grave situazione. Si potevano riaprire gli ospedali a Palombara, a Zagarolo, a Rocca Priora dove mi dicono che ci sono 300 posti letto per i malati con patologie respiratorie. Gli altri ospedali COVID sono stati attrezzati in 10/15 giorni, mentre il nostro in 24 ore>>.

Ha sentito gli altri Sindaci del comprensorio su questa situazione che danneggia molti Comuni?

<<Sì, con una videoconferenza, la mattina del 26 marzo. Tutti si sono detti d’accordo con me, però mi hanno richiamato al senso di responsabilità. Io mi preoccupo perché devo garantire la sicurezza degli operatori sanitari, dei cittadini e di tutto il comprensorio. Gli operatori non hanno dove cambiarsi, lavarsi, per non trasmettere questo virus che è così insidioso. Si deve seguire un rigido protocollo in tal senso, bisogna che qualcuno glielo insegni. Mi riferiscono che sono stati portati pazienti da Nerola, da ogni dove, però non mi dicono nulla di ufficiale o me lo negano. Io sono stato totalmente esautorato delle funzioni che mi ha conferito il popolo eleggendomi. Lunedì mattina emanerò un ‘ordinanza restrittiva sui percorsi e le disposizioni da seguire rigidamente. Farò tutto quello che è in mio potere per garantire la sicurezza dei cittadini, di tutte le persone>>.

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