"Siamo sempre Radio Radicale, in un modo non dei piu' frequenti, ma comunque sempre 'da' Radio Radicale". Marco Pannella alla fine tiene la sua conferenza stampa: non, come aveva anticipato ieri, convocando i giornalisti al Gemelli, dove è ricoverato in seguito all'intervento per un aneurisma all'aorta addominale, né incontrandoli presso la sede di Radio Radicale, come era stato annunciato in mattinata, ma con un collegamento radiofonico dalla struttura ospedaliera, insieme a Rita Bernardini, leader di Radicali Italiani.
"Non potevo abbandonare il Gemelli. Una disobbedienza un po' forzata era impossibile", ha dichiarato lo storico leader raficale in collegamento video con Radio Radicale dal policlinico Gemelli di Roma dove e' ricoverato in seguito all'operazione chirurgica subita all'aorta addominale. Maglione blu, giacca, i capelli bianchissimi raccolti in una coda di cavallo, la voce limpida, siede accanto alla radicale Rita Bernardini. Pannella nel corso del collegamento ha chiarito che sta portando avanti lo sciopero della sete per protestare contro le condizioni delle carceri italiane
Pannella ha rivelato di essere in sciopero della sete per lo stato della giustizia e delle carceri. E' stata una conferenza stampa a tutto campo, avvenuta a ridosso di un delicato intervento che non ha tuttavia fiaccato le sue inesauribili energie. Addirittura ha ripreso a fumare il toscano e si concede una botta di autoironia non di poco conto visto che lo storico leader Radicale ha giocato proprio con il luogo comune piu' usato dai suoi altrettanto storici critici: "Ieri Ignazio Marino, da medico, se n'è subito accorto ma io non avevo pubblicizzato molto che stavo in sciopero della sete, se no parte la solita solfa 'Pannella nun magna, nun beve, ma poi chissa' se è vero".
E allora, tra un denuncia delle morti in carcere e un appello a Papa Francesco perché prosegua l'azione sul tema avviata da Giovanni Paolo Secondo, Pannella si racconta e spiega di aver "accettato che mi mettessero il burro di cacao e fumo un toscanello alla grappa, con piena autorizzazione medica – precisa – perché a Madrid, tanti anni fa, scoprimmo che fumare il sigaro neutralizza l'effetto più evidente dello sciopero della sete e fa tornare la saliva, che altrimenti scompare. E questo è importante a livello patologico". "Non devo accavallare gambe", si ricorda in diretta richiamando le prescrizione dei medici e precisa di aver "accettato di fare una Tac, con due iniezioni almeno, nelle quali i medici mi assicurano che ci sono solo medicine e nulla di equiparabile all'acqua o che comunque faccia interrompere il mio 'Satyagraha'".
Nel corso del filo diretto, trasmesso da Radio Radicale e da alcune reti all news, per una soluzione che media tra il proposito di tenere la conferenza stampa al Gemelli, annunciato ieri, e l'idea di farla direttamente nella sede della Radio diretta da Alessio Falconio, spuntata oggi, arrivano anche battute per Renzi, "un casinista, ma in senso buono" e l'ex Guardasigilli Palma, del quale rivela che "ha fatto la mia stessa operazione cinque giorni fa".
Sui controlli medici, Pannella ha affermato: "Ho accettato la Tac ma a patto che non ci siano interventi che comportino l'interruzione dello sciopero della sete. Quelli che mi vogliono bene dicono 'attento che senno' mori', ma io vi dico che 'moro' se non porto avanti la mia battaglia. Che ne sa la gente della non violenza? Queste sono cose serie, io non posso mollare".
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