Più volte la stampa, sia italiana che internazionale, ha attribuito a Paola Saulino, l'attrice balzata agli onori della cronaca con la promessa di sesso orale a chiunque avesse votato No allo scorso referendum costituzionale, l'appellativo di pornostar. Ultimo “Cosmopolitan”, del 26 settembre 2017, ma Paola ci tiene a precisare che assolutamente non si ritiene tale semplicemente perché “Tecnicamente non lo sono perché non ho mai fatto parte dell'industria pornografica”.
“Diciamo innanzitutto che io sono porno dentro – afferma Paola Saulino – lo sono sempre stata, quindi metterò sempre del porno nella mia arte di vivere, anche se sotteso, ci sarà. Essere porno dentro è come una peculiarità formale, tipo essere bionda dentro. Potrei essere considerata pornostar dai profani perché in qualche modo ho lavorato col corpo e la sessualità, ma sono altre categorie, per cui fin quando non faccio parte dell'industria sono un'artista e non una porno”.
Ideatrice del “Pompa Tour” per Paola Saulino il sesso orale è una bellissima pratica che può donare tanto piacere. Conserva qualcosa di adolescenziale, conserva un qualcosa di estremamente goliardico e simpatico, conserva la magia del “non si fa” e la sfida “del devo impararlo a fare bene”. E sulla base di tale sfida, partendo dalla PNL (Programmazione Neuro Linguistica), ha elaborato un modello matematico, (OPDAP) per il miglior sesso orale. Ogni lettera corrisponde ad una parola chiave: O sta per occhi, P per parole, D per donare e donarsi, A per adattarsi e infine P sta per plauso. E poi di ogni parola una spiegazione.
“Per una come me – continua la Saulino – che vuole sdoganare il porno e che è dalla parte delle ragazze e delle donne con la consapevolezza di attribuire anche al genere femminile la dignità di scegliere di praticare il sesso libero, di guardare porno nell’eventualità, e di avere relazioni anche solo di sesso, non per forza sentimentali, esattamente come gli uomini, senza dover essere giudicate, è un controsenso far parte dell’industria pornografica. Quello, invece, che mi auspico è di fare “porno rivoluzione”. Non si può fare la rivoluzione del porno partendo dall’industria, è una cosa già trita e ritrita, tutte le porno attrici che hanno fatto questa affermazione sono poi comunque solo porno attrici, o comunque, con immensa stima e ammirazione, non hanno poi portato avanti i meravigliosi ideali che hanno proclamato, quasi forse solo per giustificarsi di quella scelta a favore di un valore più alto. Il porno è porno, sono video di sesso, spesso spietato che tra l'altro trovo poco eccitanti”.
“In un mondo in cui il porno e alla portata di tutti – conclude la Saulino – liberare il mondo dagli stereotipi della sessualità e portare avanti degli ideali che mirano al sesso come libertà espressiva rappresenta una rivoluzione”.
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