Papa Francesco e la “Presidenta” argentina, di Mimmo Politanò

Papa Francesco, ieri ha ricevuto la Presidenta Argentina, Cristina Fernández, arrivata in ritardo per un incidente

Il Pontefice la ha accolta col garbo e il rispetto che si deve alla presidentessa della propria nazione, ma non ha inibito la sua simpatia. Anzi, vedendo la Presidenta con un gambaletto, a causa di una distorsione alla caviglia, presa poco prima dell'incontro, egli (che dall’inizio del suo pontificato ha stracciato il protocollo) ha sfoderato una delle sue mitiche battute: “Que mala pata!”che tradotto letteralmente significa “ Che cattivo piede” , ma il significato popolare è un altro e più tenero forse. Significa “Che sfortuna!”. Questo è “humor criollo” salace e grottesco modo di vedere la vita, ma bisogna aver vissuto in Argentina, ovviamente, per capirlo e gustarlo. Criollo, è un americanismo, che dall’epoca della colonizzazione di America, si utilizzava per i nativi del continente americano d’origine europea.

Prima del pranzo, Cristina Fernandez de Kirchner ha dato in dono un thermos, un libro in occasione del bicentenario dell'Argentina, e un dipinto di Santa Rosa de Lima, fatto col vino. Il papa ha contraccambiato donando rosari a tutta la delegazione argentina e ascoltando in silenzio il fiume di parole della Presidenta.

Sembrano lontani ormai i periodi in cui Bergoglio fustigatore di potenti e i Kirchner si attaccavano senza troppi riguardi.

Alla consegna dei doni ha fatto seguito il pranzo, sempre presso la residenza di Francesco, in Santa Marta. L’incontro è stato definito “cordiale, rilassato, familiare” dalla delegazione Argentina.

Federico Lombardi, portavoce vaticano, ha detto che la visita era stata organizzata per portare il saluto del popolo argentino al papa in occasione del suo primo anno di Pontificato.

L’incontro è durato molto tempo. E il desiderio mio è che entrambi abbiano deciso di mettersi al servizio della nazione sudamericana, che in questo momento sembra priva di una guida statale forte.

La corruzione e la delinquenza stanno distruggendo una delle nazioni più ricche del mondo, sia nel campo agricolo e culturale. Le strade sono ormai in mano alla micro delinquenza. I narcos hanno preso possesso delle grandi città: una delle ultime, Rosario. Molta gente, esausta, è portata a dire : ‘Esta es la democracia?’ (Questa è la democrazia?? “Mejor los milicos!” Por lo menos se podia salir a la calle. (Meglio i militari! Almeno si poteva uscire per strada). “Francisco, Cristina, que sea por bien de Argentina.” (Francesco, Cristina, che sia per il bene d’Argentina.).

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