Dopo due giorni di conclave alle 19,06 si alza dal comignolo della cappella Sistina la fumata bianca che annuncia l'avvenuta elezione del nuovo Papa.
A raccogliere l'eredità di Benedetto XVI è un argentino gesuita: sacerdote dal 13 dicembre 1969 e cardinale dal 21 febbraio 2001, il suo nome è Jorge Maria Bergoglio, ha 76 anni e da oggi si chiamerà Papa Francesco, nome insolito per un Pontefice, che rimanda a San Francesco, probabilmente un nome simbolico che sta ad indicare la sua precisa missione spirituale.
Ad annunciarlo è il protodiacono Jean-Louis Tauran con la formula canonica: "Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!".
Jorge Bergoglio è il primo Papa sudamericano nella storia dei Pontefici; già nel 2005 fu il cardinale più votato in conclave dopo Joseph Ratzinger.
Nato da una famiglia di origine piemontese, perito chimico e laureato in filosofia, l'arcivescovo di Buenos Aires ha trascorso gran parte della sua vita a Buenos Aires e a Santa Fe, luoghi in cui è stato professore di letteratura e psicologia e dove poi successivamente ha intrapreso la via del sacerdozio.
Nonostante sia un conservatore, non ha mai approvato molte delle posizioni radicali della Chiesa, come quelle sul sesso.
Nel suo discorso inaugurale, Papa Francesco sembra scusarsi per il ritardo dell'elezione, scherza con i fedeli e dice che i suoi fratelli cardinali sono andati a scegliere il Papa "quasi alla fine del mondo".
Il primo pensiero va subito a Benedetto XVI, mostrandogli affetto e vicinanza.
Le parole che seguono risuonano imponenti in piazza San Pietro: parla di un cammino necessario che deve essere intrapreso da tutti insieme senza differenze, Vescovo e popolo, perchè la Chiesa di Roma si possa elevare ancora e presiedere tutte le altre nella carità; parla di fratellanza, amore, fiducia, tutti insieme e l'uno per l'altro, richiama all'unione con il popolo della diocesi.
Il suo discorso di presentazione colpisce e commuove i fedeli: si mostra un uomo e un pastore umile, non nomina mai la parola Papa ma preferisce dire Vescovo.
Infine, prima di benededire i fedeli chiede proprio a questi di pregare per lui.
Tutta Piazza San Pietro è in festa: chi oggi si era mostrato deluso per il mancato accordo dei cardinali, ora esulta, applaude; in piazza sventolano bandiere di tutto il mondo e i fedeli urlano "Viva il Papa!", "Viva Francesco!".
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