I contrasti tra Cristina e Bergoglio risalgono ai primi anni del governo di Nestor Kirchner. Tutto ebbe inizio nel 2004, quando il capo dell’episcopato argentino criticò “l’esibizionismo e gli annunci altisonanti” dell’allora presidente, il quale a sua volta definì l’alto prelato “il vero rappresentante dell’ opposizione”. I contrasti furono così forti, ricorda ancora il Clarin, che il presidente Kirchner arrivò a dire: “Il nostro Dio è di tutti, ma attento che anche il diavolo arriva a tutti, a quelli che indossano i pantaloni e a quelli che indossano la tonaca”. I contrasti si sono ripetuti anche con Cristina dopo la sua ascesa alla presidenza. In particolare la Chiesa argentina ha criticato alcune leggi promosse dalla presidente, tra cui quella sui matrimoni gay e quella che autorizza la legatura delle tube e la vasectomia. Dopo l’elezione di Bergoglio a Papa, Cristina ha ricordato le divergenze con l’ex arcivescovo di Buenos Aires, e gli ha inviato una lettera di congratulazioni piuttosto fredda.
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