Dopo il grande successo della prima edizione, domenica 26 febbraio al Conservatorio Santa Cecilia di Roma prenderà il via il Festival “Jazz Idea”, con la direzione artistica di Carla Marcotulli, cantante e docente di Canto Jazz presso il Conservatorio. Sul palco dei dodici concerti a ingresso libero, grandi esponenti del jazz italiano e internazionale accanto ai nuovi talenti provenienti dal Dipartimento Jazz del Conservatorio. Protagoniste anche quest’anno le nuove idee musicali, attraverso un dialogo interattivo tra tradizione e nuovi linguaggi.
Strutturati in 6 appuntamenti, i live si terranno nella bellissima Sala Accademica del Conservatorio, caratterizzata da una delle migliori acustiche al mondo e dal Grande Organo Walcker-Tamburini. Tra i tanti nomi in cartellone: il pianista Enrico Pieranunzi con la cantante Valentina Ranalli, il duo formato da Rita Marcotulli e Carla Marcotulli, il pianista Aaron Goldberg ospite del quartetto guidato dal chitarrista Fabio Zeppetella che comprende anche il bassista Dario Deidda, il trombettista Flavio Boltro, il batterista Ettore Fioravanti, la pianista Patrizia Scascitelli.
A dare il via alla manifestazione domenica 26 febbraio alle 18.00, il grande pianista Enrico Pieranunzi insieme alla talentuosa cantante partenopea Valentina Ranalli con i brani dell’album Cantare Pieranunzi: un disco che ha fatto registrare un alto numero di ascolti sulle varie piattaforme di streaming. Per questo progetto, ispirata dai brani di Pieranunzi, Valentina Ranalli ha scritto intriganti testi in italiano, inglese, francese e napoletano e, insieme allo stesso pianista, ha dato loro una nuova veste vocale che ne esalta la suggestione narrativa.
A seguire, il progetto Opus Magnum, una naturale evoluzione del duo formato dal batterista Ettore Fioravanti e dal sassofonista Marco Colonna, con il coinvolgimento del contrabbassista Igor Legari e del vibrafonista Andrea Biondi. La musica che ne scaturisce esprime il loro mondo poetico e libera le forze creative del gruppo, manipolando, modificando, eventualmente distruggendo e ricostruendo tutte le componenti originali.
Non c’è limite agli argomenti musicali trattati, dalla tradizione jazzistica (Monk e Dolphy in particolare) a quella popolare, dalle canzoni agli spunti dal repertorio classico, dal rock alle suggestioni africane. Si tratta sempre di creare stimoli all’improvvisatore, perché la musica si sviluppi in tempo reale e con la partecipazione di tutti, creando un lavoro grande che sia specchio della loro anima.
Conservatorio di Musica “Santa Cecilia”
Ingresso gratuito, via dei Greci 18, Roma – Tel. 06.36096720
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