Partita Iva, gli evasori sono avvisati | Stretta finale della Guardia di Finanza: guai in vista per milioni di italiani

Stretta sull'evasione delle partite Iva

Stretta sull'evasione delle partite Iva: ecco cosa cambia (ilquotidianodellazio.it / depositphotos)

Addio lavoro in nero, cambiamento shock per le Partite Iva

In Italia, non si può svolgere attività imprenditoriale senza la previa apertura di una partita IVA. Si tratta semplicemente di una serie di 11 numeri che indica un titolare e che, quindi, serve per contribuire l’IVA all’Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui l’azienda è rappresentata da una persona fisica, allora la partita IVA può coincidere con il codice fiscale.

Secondo la normativa italiana, devono aprire la partita IVA tutti quei lavoratori autonomi e quindi non dipendenti che hanno guadagni annui lordi superiori a 5mila euro all’anno. In alternativa, anche se guadagnano meno, la devono aprire se hanno un’attività professionale continuativa nel tempo.

Per aprire partita IVA ci si deve rivolgere all’Agenzia delle Entrate, fisicamente o online. Al momento dell’apertura, a seconda dell’attività che si sta aprendo e delle previsioni che si fanno sul futuro, si deve scegliere il regime fiscale di riferimento, dal quale dipenderà la tassazione applicata ai guadagni.

Oggi, però, parliamo di una novità dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza: la stretta sulle partite IVA è confermata, ora cambia tutto e i guadagni in nero verranno subito beccati.

Partite IVA, verranno cessate quelle a rischio

Con la Legge di Bilancio 2023 il legislatore ha introdotto nuove misure finalizzate alla verifica di eventuali profili di rischio del soggetto titolare di una partita IVA, così che si contrastino i reati fiscali. Nello specifico, sono sotto indagine le partite IVA di nuova attribuzione che hanno brevi cicli di vita o ridotti periodi di attività: spesso queste sono associate all’inadempimento degli obblighi dichiarativi o di versamento delle imposte. Allo stesso modo, sono sotto controllo anche le partite IVA già esistenti che, dopo un periodo di inattività, riprendono a lavorare intensamente.

L’Agenzia delle Entrate ha effettuato quindi dei controlli e, anche sulla base dei dati trasmessi dalla Guardia di Finanza, ha specificato norme, reati e conseguenze, così che tutti i lavoratori autonomi sappiano a cosa vanno incontro in caso di reato.

Stretta sull'evasione delle partite Iva
Stretta sull’evasione delle partite Iva: ecco cosa cambia (ilquotidianodellazio.it / depositphotos)

Elementi di rischio e conseguenze

Criticità nel profilo fiscale ed economico del titolare della partita IVA, la mancanza dei requisiti di imprenditorialità, anomalie economico-contabili dal punto di vista aziendale, gravi evasioni e violazioni di norme tributarie possono essere multate molto gravemente. Innanzitutto, l’Agenzia delle Entrate invita chi presenti uno di questi elementi di rischio a presentarsi di persona presso l’ufficio competente: qui potrà fornire chiarimenti e, nel caso, dimostrare l’assenza di reati.

Nel caso in cui, però, il titolare non si presenti all’appuntamento e quindi non giustifichi questi elementi di rischio, l’Agenzia delle Entrate gli notifica il provvedimento di cessazione della partita IVA, associata ad una sanzione da 3mila euro.