E' una pazza Virtus Roma, quella che vince in rimonta sul campo di Trento per 82-88.
Dopo aver rincorso per tre quarti di gara, i ragazzi di coach Piero Bucchi sfoderano un quarto periodo clamoroso che ribalta completamente il punteggio grazie alle giocate di Jerome Dyson, MVP della partita con 23 punti e 6 assist, in grado di fargli perdonare anche le 8 palle perse.
La Virtus sale dunque a quota 14 punti e rimane in corsa per le Final 8 di Coppa Italia oltre che, in maniera insperata, per i playoff di fine stagione.
Le parole di coach Piero Bucchi al termine della gara: «Partita completamente folle, un primo quarto con un punteggio così alto è sempre pericoloso quando sei in trasferta ma nel secondo tempo le difese hanno preso il sopravvento e noi siamo stati molto bravi a lasciare solo trenta punti a Trento. Abbiamo avuto qualche palla persa di troppo ma vanno fatti i complimenti ai ragazzi per la grande voglia di vincere, la grande determinazione mostrata che si è vista anche in giocatori che magari restano più nell’ombra con il lavoro oscuro, come Pini. Però vincere in trasferta, pur con diversi errori, è una dimostrazione che questa è una squadra con grande carattere».
IL TABELLINO
Dolomiti Energia Trento 82 – 88 Virtus Roma (30-30, 22-17; 15-13, 15-28)
Dolomiti Energia Trento: Kelly, Blackmon 28, Craft 4, Gentile 13, Pascolo 4, Mian 5, Forray 12, Knox 6, Mezzanotte 5, Bortolini, King 5, Lechthaler.
Virtus Roma: Alibegovic 13, Dyson 23, Baldasso 2, Pini 4, Jefferson 17, Buford 18, Kyzlink 8, Moore 3, Farley, Spinosa, Rullo, Cusenza.
LA PARTITA
Il primo quarto è caratterizzato da grandi attacchi (o forse difese un po' complici): Trento parte forte e trova subito il +6, Roma si aggrappa a un ritrovato Buford e tiene botta fino a tornare a stretto contatto grazie ai leader Dyson e Jefferson. Con una tripla pazzesca sulla sirena da parte dello stesso Jerome Dyson, si va al primo riposo sul 30-30.
Nel secondo quarto, la Virtus trova subito un insperato gioco da tre punti con Moore, ma poi l'attacco si ferma per ben 5 minuti. I padroni di casa ne approfittano, piazzando un parziale di 10-0 guidato da Blackmon e Gentile, mentre Roma perde palloni su palloni.
Un canestro in transizione di Jefferson ferma l'emorragia, e i ragazzi di Bucchi riprendono finalmente a giocare.
Si va all'intervallo sul punteggio di 52-47 in favore di Trento.
Il copione del terzo quarto è di fatto lo stesso del secondo: i padroni di casa alzano il volume della difesa, e per la Virtus si ripropone il problema delle palle perse. Dopo aver toccato il -12, a metà quarto Roma smuove il tabellino sempre con Jefferson. Trento non riesce proprio a scrollarsi di dosso la Virtus, e si va al gran finale sul 67-60.
Il quarto periodo è quello che decide la partita: Roma parte con un impressionante parziale di 18-0 che tramortisce la Dolomiti Energia. Dyson fa letteralmente quello che vuole, scherzando con la difesa avversaria tra triple, entrate e assist visionari; Buford è chirurgico e si scopre anche spettacolare schiacciatore; Jefferson porta il suo solito contributo nel pitturato, mentre al lavoro sporco ci pensano Kyzlink e Pini. La Virtus scavalca la doppia cifra di vantaggio, poi Trento prova a rientrare con 6 punti in fila di Blackmon, ma non ha le energie necessarie per ribaltare la clamorosa rimonta capitolina.
Suona la sirena: Trento 82 – 88 Virtus Roma.
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