Roma, “Pedonalizzazione: commercianti non sono contrari a prescindere”
Il presidente di Confcommercio Roma e Lazio a Radio Radio:”Valutare singoli casi nell’interesse di tutti”
“Sfatiamo il mito dei commercianti contrari a priori alla pedonalizzazione“. Alla trasmissione “Un Giorno Speciale” in onda su Radio Radio Rosario Cerra, presidente della Confcommercio Roma e Lazio, vuole fare chiarezza riguardo il dibattito nato in questi giorni a Roma, dopo la pedonalizzazione di alcuni luoghi simbolo del centro storico come piazza di Spagna e piazza Navona.
“La nostra priorità – spiega Cerra – è conciliare l’interesse economico della nostra categoria con quello dei cittadini. Perciò non intendiamo fare discorsi generali, ma valutare nei singoli casi. Dobbiamo tener presente che in merito alla pedonalizzazione, nella Capitale ci sono realtà diverse tra loro. Per esempio abbiamo consultato i commercianti del Tridente e il 70% di loro è favorevole alla pedonalizzazione totale, ossia all’ accesso nella zona sottoposta al provvedimento solo per ragioni di servizio. Questo dimostra che noi non siamo contrari a prescindere alla pedonalizzazione, ma ci interessa il ‘come’ viene fatta e valutarla caso per caso. Su questo punto riscontro alcune divergenze con l’amministrazione comunale”.
Alla luce di queste divergenze, Cerra ha chiesto agli assessori Marta Leonori e Guido Improta “di istituire il prima possibile un tavolo di lavoro per affrontare le diverse problematiche che i nostri associati già ci stanno segnalando sul territorio. L’obiettivo comune deve essere quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini che ogni giorno vivono la città e, allo stesso tempo, di rispondere alle esigenze delle attività imprenditoriali che costituiscono il cuore pulsante dell’economia romana”.
Durante l’ intervento di Cerra alla trasmissione radiofonica condotta da Francesco Vergovich, anche Mario Tozzi ha espresso la propria opinione sulla vicenda, sostenendo che “la scelta di chiudere i centri storici è vitale per la sopravvivenza delle città italiane perché le auto sono troppe. L’importante è che dietro questo sacrosanto provvedimento non si nascondano altre finalità. Per esempio, se si pedonalizza Sam Lorenzo solo per riempire le vie con i tavoli dei ristoranti ci si allontana dal nocciolo della questione. Al di là di questo, dobbiamo fare di tutto per tornare a rendere l’Italia un paese accogliente e appetibile per i turisti: siamo il paese più caro del Mediterraneo ma non abbiamo più la natura incontaminata di un tempo e i servizi non sono all’altezza”.
“Il problema esiste – ha risposto Cerra – ma dobbiamo anche ricordare che l’Italia è il paese con la pressione fiscale più alta dell’OCSE e questo crea evidenti difficoltà. Ciò non toglie, comunque che la nostra associazione deve farsi carico di rappresentare l’intera comunità e non solo ergersi a tutela dei beni e dei servizi. Sono stato eletto presidente di Confcommercio Roma e Lazio da una settimana ma ho detto da subito che queste saranno le mie priorità. E’ fondamentale creare un modello culturale che sia funzionale allo sviluppo del territorio. Occorre migliorare innanzitutto i servizi e la qualità dell’offerta, evitando cose nocive per la nostra categoria come ad esempio i prezzi dei gelati spropositati, un caso che in estate si verifica spesso”.
Sulla questione dei “prezzi gonfiati”, Cerra ha specificato che “occorre comunque valutare i luoghi dove certi prezzi sono imposti, prima di gridare allo scandalo. Detto questo, sappiamo che non possiamo permetterci danni di immagine e per tale ragione abbiamo modificato lo statuto del commercio di Roma, inserendo clausole in base alle quali, nel caso emergano azioni illegali da parte di un commerciante, la nostra associazione si costituirà parte civile. Inoltre saranno espulsi tutti coloro che ometteranno di denunciare eventuali azioni illegali”.
“Dovreste prendere in considerazione – ha aggiunto Mario Tozzi – l’idea che per liberare le città dal traffico privato bisogna fare in modo che il rifornimento degli esercizi commerciali avvenga nottetempo, come accade in tutte le città del mondo. Perché in Italia questo non avviene?”.
“Non possiamo stravolgere un sistema in una notte – ha replicato Cerra – ma dobbiamo affrontare le cose passo dopo passo. Queste richieste le ritengo giuste ma eisistono modelli organizzativi radicati nel tempo. Perciò dobbiamo andare nella direzione da lei auspicata ma tenendo presente le complessità, altrimenti si trascende in ragionamenti ideologici che alla fine si possono rivelare controproducenti. Per esempio dobbiamo distinguere tra i contesti di microimpresa familiari e grande distribuzione”.
Chiusura di intervento dedicata alla crisi economica e alla sicurezza: “Il momento che stiamo vivendo – afferma Cerra – è terribille: nel Lazio per ogni impresa che nasce nel terziario, 2 chiudono. Dal 2008, anno di inizio della crisi, la nostra regione ha perso 10 punti di Pil e il potere acquisto famiglie crollato. Dobbiamo tenere presente di queste dinamiche economiche ai fini di un dibattito costruttivo e razionale. Anche la sicurezza è un tema che va affrontato, anche nell’ottica della pedonalizzazione. Mi viene in mente quanto accaduto a Perugia, dove è avvenuta la pedonalizzazione del centro storico ma dopo questo provvedimento lo spaccio delle droghe leggere si è spostato dalle periferie al centro. Per evitare dinamiche del genere stiamo parlando con i Carabinieri e la Questura. Stiamo valutando anche l’ipotesi di rendere i commercianti una sorta di sentinelle: non significa che devono sostituire le Forze dell’ ordine ma possonocontribuire segnalando episodi di illegalità”.