Pedopornografia. 48enne arrestato: si spacciava per un 16enne per adescare adolescenti
Si fingeva 16enne per adescare ragazzine di 12 e 16 anni con cui istaurava un rapporto virtuale. Ricevere foto e video pedopornografici era l’obiettivo principale
È scattato nella giornata di oggi, 6 novembre, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per un 48enne.
L’accusa è di pedopornografia. Infatti, sembrerebbe che l’uomo adescasse online ragazze minorenni tra i 12 e i 16 anni fingendosi un giocatore 16enne delle giovanili della Lazio. Dopo averle adescate creava un rapporto virtuale facendosi inviare video e foto di natura pedopornografica.
L’inchiesta è stata avviata dopo la denuncia della madre di una 12enne. Dopo aver trovato, su un account condiviso, foto intime autoprodotte dalla figlia, aveva indagato e poi ha esposto denuncia. La ragazza ha raccontato poi ai poliziotti di aver conosciuto questo presunto ragazzo sui social network e che avrebbe mandato le foto e i video dopo l’esplicita richiesta del fidanzato.
Una storia davvero ben costruita che ha fatto cadere nell’esca tante ragazzine. Il 48enne, infatti, raccontava di essere originario di Milano, ma che attualmente si trovava nella capitale in quanto giocatore di calcio delle giovanili della Lazio.
Un piano perfetto e ben architetto difficilmente svelabile: il ragazzo diceva alle sue fidanzate che non poteva mostrarsi in volto per delle regole della società calcistica. La ragazza, infatti, avrebbe raccontato agli inquirenti che in una telefonata avrebbe parlato con la madre del ragazzo e in una videochiamata con l’allenatore. Quest’ultimo, inoltre, sempre secondo le regole calcistiche l’avrebbe incentivata a chiudere il rapporto. Soltanto alla fine dei giochi la polizia postale è riuscita a scoprire che il presunto allenatore era in realtà l’indagato.
Con l’account insospettabile del ragazzo – che aveva circa 1.500 adesioni tra follower e following, principalmente di under 18 – il 48enne era riuscito perfino a concordare un appuntamento con una ragazza. Una volta arrivata nel punto dell’incontro, avrebbe simulato di essere lo zio del ragazzo e di voler accompagnare la ragazza dal nipote. Fortunatamente, la ragazza accompagnata da un’amica aveva declinato l’invito.