Pensioni, dal 2025 la svolta: si smette di lavorare da GIOVANI | A quest’età possono andarci tutti, zio Pino è già pronto
Svolta importante per le pensioni, in arrivo dal 2025. Molti lavoratori giovani potranno usufruire della pensione anticipata.
In questi anni, abbiamo assistito più volte alle tante modifiche apportate in termini di pensioni. In particolare ad essere oggetto di discussione da parte del Governo, è stata principalmente la soglia minima d’età in cui è possibile accedervi.
Viste le attuali disposizioni, per molti, soprattutto per i più giovani, raggiungere la pensione rischia di diventare un miraggio. Eppure, in seguito alle recenti novità, tutto potrebbe cambiare a partire proprio dal prossimo anno.
Un vero e proprio spiraglio di luce per chi desidera andare in pensione pur non avendo raggiunto il minimo stabilito per legge. Si tratta di un ampliamento quindi della platea di beneficiari.
Tuttavia, se è vero che andare in pensione in anticipo sarà possibile, i lavoratori dovranno però accettare un compromesso. Scopriamo quindi, maggiori dettagli nei prossimi paragrafi.
Svolta pensioni a partire dal 2025
E’ davvero un sogno di molti lavoratori la pensione anticipata, sogno che però, il nostro Paese riscontra delle difficoltà nel realizzarlo. In primis perché non possiede le risorse necessarie per affrontare un numero sempre più alto di pensionamenti. A complicare la situazione, ci sarebbe poi l’inverno demografico e l’invecchiamento della popolazione.
Come è risaputo, sono gli stessi lavoratori a pagare le pensioni con i contributi quindi quanti più lavoratori ci sono e quanto più guadagnano maggiori saranno i contributi pagati e le risorse per le pensioni. Se i lavoratori diminuiscono, cosa che potrebbe accadere in Italia, si ridurranno le risorse per pagare le pensioni. Ecco perché le previsioni sono allarmanti. Tra poche decine di anni potremmo avere numero troppo basso di persone che lavorano rispetto a quelle che hanno terminato la carriera lavorativa. Alla luce di queste previsioni il Governo ha previsto nella manovra 2025, a più cittadini una pensione anticipata ma a delle condizioni precise.
Pensione anticipata, cosa cambia dal prossimo anno
Nel 2025, come riporta mamelipalestrina.it, sarà possibile andare in pensione in anticipo a 64 anni. Ma in che modo? Rinunciando al Trattamento di Fine Rapporto. Sarebbe questa l’idea contenuta in un emendamento alla Legge di Bilancio presentato dalla deputata Tiziana Nisini della Lega. Il piano prevede che gli assunti dal 1996 in poi potranno lasciare il mondo del lavoro a 64 anni con minimo 20 anni di contributi (pensione anticipata contributiva) soddisfacendo specifiche condizioni.
Si tratta di un importo dell’assegno pensionistico pari a 3 volte l’assegno minimo per gli uomini e a 2,8 volte il minimo per le donne. La proposta è che il raggiungimento della soglia minima per il pensionamento si potrà utilizzare la rendita del Fondo Previdenziale complementare. Pertanto, se il lavoratore vorrà usufruire di questa possibilità di uscita anticipata, dovrà destinar il TFR che matura ogni mese ad un Fondo di previdenza privata a scelta.