Pensioni, finalmente è tutto vero: più di 50€ al mese di incremento | Fai subito richiesta all’INPS

Pensioni in aumento

Pensioni in aumento - Fonte Ansa - IlQuotidianodellazio.it

Arrivano buone notizie per le pensioni, un aumento è finalmente stato deciso. Ecco cosa devi fare per richiederlo subito

Sono davvero tantissimi i pensionati italiani che fanno fatica ad arrivare a fine mese. I cedolini purtroppo sono ancora troppo bassi e non adeguati all’attuale costo della vita.

Nonostante gli importi delle pensioni vengano periodicamente aggiornati in base all‘inflazione, i beni e servizi sono aumentati così tanto da rendere la situazione alquanto difficile.

Il problema dei rincari a dire il vero, non riguarda solo i pensionati ma coinvolge un pò tutti i cittadini che oggi si trovano a fare i conti con questi incrementi pur non disponendo delle finanze necessarie.

Tuttavia, finalmente una buona notizia è pronta a risollevare gli animi dei pensionati. L’INPS, infatti, ha ufficializzato un aumento nel cedolino. Scopriamo maggiori dettagli nei prossimi paragrafi.

Pensioni in un aumento

Tra le forme di integrazione previste in Italia vi è la pensione di reversibilità. Si tratta si un sostegno economico rivolto ai coniugi superstiti. In base a quanto previsto dalla normativa vigente, coloro che rimangono vedovi possono usufruire della pensione di reversibilità, pari al 60% dell’importo della pensione che percepiva il coniuge defunto durante la sua vita.

Tuttavia, il nostro ordinamento, ha stabilito che in alcuni casi, i coniugi superstiti, possano ricevere un assegno integrativo della pensione di reversibilità. Infatti l’INPS assegna ai vedovi, invalidi ai sensi della Legge 104, un incremento mensile di 53 euro. Inoltre, qualora non  sia stato richiesto in passato, è comunque riconosciuta la possibilità di ottenere gli arretrati per un periodo massimo di cinque anni.

Pensioni in aumento
Pensioni in aumento – Fonte Pixabay – IlQuotidianodellazio.it

A chi è rivolto l’aumento e come richiederlo

Per poter aver accesso all’assegno di vedovanza, occorre che il richiedente sia inabile al lavoro, con invalidità totale, oppure beneficiare dell’indennità di accompagnamento.  L’assegno di vedovanza ha come scopo quello di supportare economicamente coloro i quali oltre ad essere rimasti vedovi, siano anche affetti da gravi disagi fisici o psichici e, al contempo, si trovano in condizioni economiche disagiate. Con tale strumento, quindi, si incrementa l’importo percepito tramite la pensione di reversibilità. L’ottenimento dell’assegno di vedovanza, inoltre, è subordinato al possesso di certi requisiti anche da parte del coniuge superstite. Quest’ultimo infatti, come anticipato, dev’essere un soggetto affetto da invalidità totale e inabilità lavorativa, oppure avente diritto all’indennità di accompagnamento. Circa i limiti di reddito invece, i richiedenti non devono avere un reddito superiore a  32.148,88 euro annui. Se il reddito del richiedente è inferiore a 28.659,42 euro, l’importo mensile sarà di 52,91 euro.

A fare richiesta dell’assegno vedovanza possono essere sia i superstiti di lavoratori del settore privato sia quelli del settore pubblico. Non sono invece compresi in tale beneficio, coloro che percepiscono pensioni di reversibilità derivanti da lavoratori autonomi iscritti alla gestione INPS (ex artigiani, commercianti, mezzadri e coloni). Per richiedere l’assegno di vedovanza basterà soltanto fare domanda all’INPS rivolgendosi o ai patronati oppure utilizzando gli appositi canali digitali (SPID, CIE, CNS) nella sezione riservata ai cittadini sul sito dell’INPS.