Peste suina, Costa: “Oggi verrà firmata ordinanza per zona rossa su Roma”
“Non possiamo permetterci che venga messo a rischio un comparto importante nel nostro Paese come quello suinicolo”, spiega il sottosegretario
Come riportato dall’agenzia Nova, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, è intervenuto ai microfoni di SkyTg24 esprimendosi sui casi di peste suina, annunciando che oggi, 17 maggio, “verrà firmata un’ordinanza” per la città di Roma.
“Non c’è dubbio che è una situazione che stiamo attenzionando e monitorando, d’altronde dobbiamo assolutamente contenere la diffusione di questa peste suina. Non possiamo permetterci che venga messo a rischio un comparto importante nel nostro Paese come quello suinicolo, che fattura oltre sette miliardi di euro”.
Costa: “Oggi verrà firmata ordinanza per zona rossa su Roma”
“Stiamo provvedendo, ed oggi verrà firmata un’ordinanza da parte del Commissario straordinario che riguarda la città di Roma. Verrà istituita una zona rossa, dove verranno regolamentate tutta una serie di attività al suo interno per contenere la diffusione del virus.
Per il momento non prevedranno l’abbattimento di questi animali. Dobbiamo agire per quanto riguarda l’abbattimento selettivo nelle aree al di fuori della zona rossa per evitare che questo virus possa espandersi, perché una maggior presenza di cinghiali, che sono ovviamente vettori di questo virus, potrebbe creare le condizioni per un allargamento del problema, e questo non ce lo possiamo permettere”.
Peste suina, situazione “circoscritta a tre Regioni”
“In Piemonte e in Liguria è già stata istituita una zona rossa e già questa settimana inizierà il posizionamento di recinzioni per il contenimento. Ci auguriamo che non ci siano altre situazioni nel nostro Paese, ma dobbiamo assolutamente monitorare ogni giorno, verificare eventuali carcasse di cinghiali che si ritrovano, capire se ci sono altri positivi.
Attualmente, la situazione è circoscritta alla Regioni Piemonte, Liguria e Lazio. Contestualmente però dico che dobbiamo affrontare anche un’altra emergenza, e cioè quella della troppa presenza di cinghiali sul nostro territorio. Dobbiamo assolutamente mettere in atto un piano che ne riduca sensibilmente la presenza, perché ogni anno sono infiniti i danni al settore agricolo. E c’è anche la pubblica incolumità che viene messa a rischio, pensiamo ai tanti incidenti autostradali: dobbiamo creare le condizioni affinché si ristabilisca un equilibrio”.