Piano rifiuti: al via la prima modifica
Approvata la delibera consiliare dalla Commissione Ambiente. Stanziati anche 150 milioni di euro
La Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Lazio, presieduta da Enrico Panunzi (Pd), ha dato l’ok – con il voto favorevole anche del M5S e Fdi; astensione da parte del Pdl – alla delibera consiliare che modifica il piano di gestione dei rifiuti della Regione.
Nel testo, sono stabiliti i criteri per incrementare la raccolta differenziata (secondo i criteri stabiliti dalla legge nazionale), con l’obiettivo di raggiungere il 65% di differenziata. A partire da Roma, e dalla provincia di Roma, dove viene prodotta più della metà dei rifiuti dell’intera Regione
Il provvedimento, quindi, passerà ora all’esame dell’Aula, per l’approvazione definitiva.
“Con questa delibera – ha spiegato l'assessore alle Politiche del Territorio, Mobilità, Rifiuti, Michele Civita – vogliamo dare un segnale forte alle amministrazioni locali, ma anche alle forze sociali: il nostro obiettivo è implementare la differenziata. Per questo, anche accogliendo il quesito referendario proposto dai movimenti dei cittadini, abbiamo proposto l'abolizione del cosiddetto 'scenario di controllo’, una sorta di ‘Piano b’ inserito dalla precedente giunta regionale”.
La Regione, inoltre, ha anche stanziato 150 milioni (di cui 70 da destinarsi alla Capitale) per avviare il ‘porta a porta’ e lanciare anche nel Lazio un ciclo virtuoso che sia in grado di trasformare i rifiuti in risorsa.
In questo modo sarà possibile rideterminare gli impianti di trattamento dei rifiuti nella Regione, attraverso la procedura di ‘Valutazione Ambientale Strategica’.
Sulla base della stessa Valutazione, infine, e anche monitorando attentamente il flusso dei rifiuti, si pena di poter arrivare entro novembre ad una revisione complessiva e ad una modifica definitiva del piano rifiuti, che poi il Consiglio dovrà approvare.