Era nell’aria, viste le pessime condizioni nelle quali versa l’intera rete tranviaria romana, ed è accaduto in prossimità del piazzale del Verano. Durante il passaggio di un tram i binari hanno ceduto e solo per miracolo non ci sono stati danni alle persone. Quindi dalla notte del 31, la notte di Halloween guarda caso, si è deciso di limitare le corse dei tram 3 e 19 a piazza di Porta Maggiore. Ovviamente sono stati subito utilizzate navette con i bus disponibili ma i risultati sono tuttora disastrosi. Tempi di attesa lunghissimi tra una corsa e l’altra e affollamento dei pochi mezzi utilizzati che vengono presi d’assalto alle fermate in perfetto stile fantozziano.
Il nuovo sindaco in campagna elettorale ha promesso di rilanciare il trasporto pubblico di superficie con particolare riferimento ai tram, ma il lavoro che lo aspetta è particolarmente complicato. La rete tranviaria di Roma è insufficiente e ridotta dalla chiusura di alcune linee e dai mezzi vecchi che necessitano di manutenzioni ordinarie e straordinarie. Una buona percentuale dei tram ha più di 70 anni di vita. Roma è bella da vedere viaggiando in superficie ma, mentre si avvicina il Giubileo, i progetti di nuove linee promesse da decenni sono ancora bloccati. Le tranvie Termini-Vaticano-Aurelio, Togliatti, Verano-Tiburtina, Termini-Parco di Centocelle-Giardinetti, Tor Vergata, saranno mai realizzate?
La nomina di commissari che aiuteranno ad accelerare i tempi di realizzazione di queste infrastrutture è quantomeno auspicabile. Intanto dalla fine dello scorso anno è sospesa la linea 2, quella che collega piazzale Flaminio con piazza Mancini. Non sono iniziati ancora i lavori di sistemazione su via Prenestina, tra largo Preneste e Porta Maggiore (dove transitano i tram 5, 14 e 19) e in viale Trastevere, sulla linea 8. E i binari arriveranno come promesso a Corviale?
Caro Sindaco lo chiedono i cittadini, i lavoratori, i turisti. Come può rilanciarsi Roma se viene bloccata la mobilità? Le metropolitane sono trappole senza entrate ed uscite per i diversamente abili, con treni e stazioni che sembrano discariche, le reti di superficie sono caratterizzate da tempi di attesa lunghissimi, da fermate prive di sistemi di sicurezza e di panchine e tettoie, da bus sporchi e maltenuti, da corsie preferenziali occupate da automezzi in doppia e tripla fila, da un inadeguato sistema di controlli e dalla pazienza dei viaggiatori.
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