La crisi del 2008 ha prodotto nel comparto enti locali una crisi finanziaria senza precedenti dalla quale soprattutto i Piccoli Comuni interni e montani stentano ad uscire. Tagli lineari, blocco delle assunzioni, vincoli comunitari dissennati, hanno prosciugato le casse e quasi paralizzato centinaia di amministrazioni.
Con il governo Draghi il “debito è diventato buono” e il PNRR ha acceso tante speranze, ecco quindi in arrivo alcune buone notizie per la finanza locale. Innanzitutto la proroga della riscossione della TARI, la tassa sui rifiuti, al 31 luglio per permettere ai Comuni di adeguare i propri regolamenti e aggiornare le tariffe. Lo ha preannunciato Laura Castelli, Viceministro del MEF, dopo che nel DL Sostegni le aliquote erano state diminuite, accogliendo una specifica richiesta di ANCI.
La TARI di solito si compone di due rate, la seconda delle quali a novembre, ma spesso i regolamenti comunali la scaglionano anche sino a 4 rate e quindi è il regolamento comunale ad organizzarle. La seconda buona notizia ci viene dalla Regione Lazio, infatti la Giunta regionale del Lazio ha approvato una delibera che definisce i nuovi criteri e le modalità di accesso al “Fondo per prevenire il dissesto finanziario dei Comuni“, intervenuto il quale si innesterebbero per le Amministrazioni Comunali gravi sanzioni e obblighi nuovi.
Si è provveduto anche all’istituzione di una Commissione tecnica per la valutazione delle domande di contributo per prevenire il dissesto. Nell’ultima “finanziaria regionale 2021”, si è rifinanziato il fondo per prevenire il dissesto finanziario dei Comuni, e le risorse iscritte a bilancio ammontano a un totale di 2,7 milioni. Il Comune interessato deve inviare la richiesta di accesso al fondo entro e non oltre il termine del 30 settembre 2021.
“Esprimo insieme alla Consulta Piccoli Comuni di Anci Lazio, il mio compiacimento per questi primi segnali di inversione di tendenza sulla finanza locale. Anche se resta molto da fare, innanzitutto per riportare i livelli dei trasferimenti erariali alla spesa storica ante crisi. C’è poi ancora da impostare il tema essenziale per i nostri piccoli e piccolissimi Comuni della fiscalità di vantaggio. E la predisposizione di facilitazioni e sgravi nei confronti degli operatori economici che forniscono servizi ai cittadini spesso in modo integrato: per esempio dove si compra il giornale si fa anche la spesa alimentare o si acquistano utensili.
Anche per i cittadini ci deve essere un trattamento agevolato per i servizi comunali che naturalmente hanno costi maggiorati rispetto a quelli di una città, come i trasporti pubblici. Con l’Assessorato EE LL regionale cominceremo a parlarne in attesa dell’applicazione della legge 158/2017, detta Realacci e la legge n°9/2020 detta De Vito”.
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