Piedimonte San Germano, bimbo di 2 anni morto: strangolato dalla mamma

Un capriccio e un pianto avrebbero fatto scattare qualcosa nella giovane mamma del bimbo che ha trasformato la 28enne in assassina

Bimbo di due anni morto a Piedimonte San Germano, i Carabinieri arrestano la madre per omicidio. Secondo le accuse lo ha strangolato.

L’arresto della mamma

Il piccolo è stato ucciso. Un capriccio, quello di poter tornare a casa dalla nonna, e un pianto avrebbero fatto scattare qualcosa nella giovane mamma del bimbo che ha trasformato la 28enne in assassina. Al bambino avrebbe chiuso la bocca e stretto il collo fino a soffocarlo, per poi cercare di sviare gli investigatori sostenendo che il figlio era stato investito da un’auto pirata. Al termine del lunghissimo interrogatorio a cui la giovane è stata sottoposta, i Carabinieri del comando provinciale di Frosinone e il sostituto procuratore Valentina Maisto appaiono certi di aver trovato conferma ai dubbi peggiori su quanto accaduto mercoledì pomeriggio. La 28enne, vittima da tempo di continui attacchi di panico e che viveva in condizioni di notevole difficoltà, è stata sottoposta così a fermo, con l’accusa di omicidio volontario, e rinchiusa nel carcere romano di Rebibbia.

Il caso

Intorno alle ore 16:00 di ieri, mercoledì 17 aprile, in località Volla, nelle campagne di Piedimonte San Germano, ricevute le prime richieste di intervento, gli operatori sanitari del 118 hanno a lungo cercato di rianimare il piccolo di due anni, ma purtroppo invano. La mamma aveva sostenuto che un’auto lo aveva investito e poi si era data alla fuga. Del mezzo però nessuna traccia e nessun segno di investimento sul corpo del bimbo. I Carabinieri, temendo ben presto il peggio, si sono quindi concentrati sulla 28enne, che aveva anche delle piccole ferite sul volto e sul collo delle quali non riusciva a fornire una spiegazione plausibile. Gli investigatori l’hanno interrogata, hanno compiuto delle perquisizioni e poi sono anche tornati con lei sul luogo del presunto investimento. La ragazza ha quindi cambiato versione, dicendo che accidentalmente era stata lei a investire il figlio. Ma anche quel racconto non ha retto alle domande incalzanti degli investigatori e ben presto è venuto fuori l’orrore. I Carabinieri e il sostituto procuratore Maisto si sono trovati così a scrivere la storia di una ragazza fragile, sola e alle prese con tante difficoltà, che davanti al pianto del figlio si sarebbe improvvisamente trasformata in assassina.

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