Pietro Romano è “Il Malato Immaginario” al Teatro Tirso de Molina
Liberamente tratto dall’omonima Opera di Molière scritto e diretto da Pietro Romano
Mercoledì 5 novembre 2014 alle ore 21,00 al Teatro Tirso De Molina debutterà in prima nazionale lo spettacolo ‘IL MALATO IMMAGINARIO” liberamente tratto dall’omonima Opera di Molière scritto e diretto da Pietro Romano, con Nadia Rinaldi e Pietro Romano.
Per il progetto “romanità”, ideato da Achille Mellini, il direttore artistico del Teatro Tirso gioca ancora una volta il jolly con la stella del suo “vivaio”, il talentuoso Pietro Romano.
Unico Teatro in Italia, dopo la chiusura dello storico ”Rossini”, a custodire, difendere e divulgare le origini e l’evoluzione di una cultura millenaria, come quella Romana.
Quando il Teatro Classico concede la propria ricchezza alla Commedia Dialettale Romanesca, che ricambia il favore con eleganza artistica di spessore magistrale, può aver seguito l’esperimento su un’altra delle Opere di Molière. Dopo “L’Avaro”, messo in scena con indiscusso successo nella scorsa stagione, è la volta de “Il Malato Immaginario”.
L’attore Pietro Romano, uno dei più originali eredi della tradizione romana, si misura così con il ruolo di Argante, cavallo di battaglia dei più grandi artisti di cinema e teatro, prendendo spunto da una serie di suggestioni e riletture precedenti ma rielaborando il tutto con una divertentissima sequenza di trappole e di imprevisti che fanno volutamente inceppare il meccanismo tradizionale della commedia che, con una serie di cambiamenti strategici, deflagra in un lavoro dalla comicità sbalorditiva e contagiosa.
Argante, interpretato da Pietro Romano, ipocondriaco signore della Roma del 1830, sceglie di perseverare nella condizione di malato perenne, rifugiandosi in farmaci e piagnistei di ogni sorta.
La vita, tuttavia, gli risponde impedendo l’ambita quiete, turbata dai progetti per il futuro di sua figlia,Angelica, interpretata da Serena De Siena , dall’ambiguità di Belina, interpretata da Emy Bergamo, moglie in seconde nozze, dalla presenza originale ed energica della fedelissima serva Tonina, interpretata da Nadia Rinaldi, dalle premure invadenti del fratello Beraldo, interpretato da Stefano Antonucci.
Tutto, nondimeno, è nelle mani del Dottor Purgone, interpretato da Pierre Bresolin, che nessuno sa se riuscirà mai a guarire Argante, ma certamente ne riduce impietosamente il patrimonio.
Argante, però, non ha altri interessi che i propri falsi malanni, tanto da marchingegnare un improbabile matrimonio di Angelica con Tommaso Purgone, interpretato da Lucchesi Helis figlio del Dottore, ridicolo e patetico studente in medicina.
Nel cuore di Angelica, invece, non c’è posto che per Cleante, interpretato da Edoardo Camponeschi, giovane innamorato, che, grazie a Tonina, troverà lo stratagemma per sposarla, nonostante non abbia studiato da medico,…e benché Belina abbia stabilito per la figliastra il convento… la commedia è commedia e difende audacemente e con storica gradevolezza l’indiscusso lieto fine…
Con questo spettacolo continua il progetto “anticrisi” della stagione 14-15 del Teatro Tirso de Molina, ideato dal direttore Artistico Achille Mellini, che anche quest’anno con coraggio offre un cartellone fatto non solo di artisti affermati, ma anche da giovani talenti, nuovi autori pronti a deliziarci con nuove idee, e dando soprattutto spazio a chi ha investito nella formazione.
Aiuto regia Loredana Corrao.
Lo spettacolo sarà in scena fino al 23 novembre 2014 .