"Dimmi che scarpa porti e ti dirò chi sei". Unica espressione idonea per presentare, nel modo più semplice, "Scarpe diem". Un libro, 7 storie particolari, racconti, aneddoti, ricordi che ruotano attorno ad uno dei più sensuali indumenti femminili, la scarpa. Stivali, decolté, anche scarpe semplici, ma pur sempre eleganti. Scarpe che dicono molto e tanto potrebbero testimoniare per quanto concerne la personalità di una donna. Racconti feticisti nel vero senso del termine o piccole storie raccontate con lo stile di chi vuole guardare la femme dal basso? Una creatura letteraria messa in piedi dall'attore di cinema, teatro, regista e doppiatore napoletano, Pino Ammendola. Il tutto ambientanto nella città natale di Pino.
Pino Ammendola, come Sherazade, si salva dalla nostalgia della sua città, evocandola in maniera feticistica attraverso quel simbolo universale della favola che è "la chianella". E invece di perderla come la famosa Gatta Cenerentola, la ritrova e non smette mai di cercarla, per riacquistare la verginità e la purezza dell’infanzia. Come dice Raffaele La Capria, ogni scrittore ha un poetico litigio con questa città proprio perché la sua eredità intellettuale è alta, ma è questo il motivo per cui non si riesce mai ad abbandonarla del tutto.
Pino Ammendola che vive a Roma da più di 30 anni, ha portato con sé l’humus della sua terra napoletana, i cui ingredienti fondamentali sono quelli della sperimentazione del povero, e con una visionarietà magica, che tanti "munacielli" fa apparire per rimescolare continuamente la realtà.
Da questo prende il via la sua scrittura quasi cinematografica, fatta della cura del dettaglio e di ritagli di immagini incollate su un periodare poetico e accattivante. Il fascino è nell’equilibrio tra passione e disincanto che cuce con grazia il suo "resto di niente", come le letture di Striano e di De Luca gli hanno insegnato.
Ecco che nella datazione dei suoi racconti, in bilico tra sublime "cazzeggio" e assoluto rigore diaristico, rivediamo le tappe fondamentali della sua formazione, che dagli scrittori napoletani a lui più cari getta un ponte verso un modernismo più eccentrico alla Chandler.
Così le sue storie finiscono per essere anche un viaggio nei luoghi delle sue abitazioni narrative. Da attore, autore teatrale e cinematografico, e da vero Sagittario, il nomade Ammendola è sempre con la valigia pronta. Il bello è che là dentro c’è un posto anche per noi.
Edito da Teke editori, il libro di Ammendola è stato presentato alla libreria L'Argonauta di Roma. Alcuni stralci degli stessi racconti sono stati accompagnati dalla voce dell'attrice e cantante Maria Letizia Gorga, e dalla dolce, romantica e melodica musica del maestro, Stefano De Meo. A presentare il tutto la giornalista e inviata del TGR Lazio, Roberta Ammendola. Una piacevole degustazione di ottimi vini, Casale del Giglio, ha concluso la presentazione. Tanti gli ospiti intervenuti: la giornalista Stefania Giacomini del Tr3, Roberta Beta con il compagno, il regista Leonardo Madier, l'autore Sandro Scapicchio, l'attore Enzo Garramone, la stilista Mary Parioli, il giornalista Antonello De Pierro, e tanti altri.
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