Sostenere quei piccoli comuni per l’attuazione di progetti PNRR di cui sono titolari. E’ questo l’obiettivo per il quale sono state finanziate dal Dpcm 1036 assunzioni. Le risorse sono state ripartite e destinate per lo più ad amministrazioni del sud Italia, ma anche in altre localizzate nel centro e nel nord del Paese.
Una ripartizione che prevede una somma pari a 9.8 milioni da destinare alle regioni meridionali e nelle isole, 4.3 milioni per quelle del centro Italia e 4 milioni per quelle del settentrione.
Le risorse economiche complessive, saranno pari a 48,6 milioni e distribuite per tutto il quinquennio 2022-2026. I Comuni che beneficeranno di questa somma potranno utilizzarla così per finanziare costi necessari per l’assunzione di uno o più dipendenti a tempo determinato. Entro tale data, gli enti attuatori dovranno avviare dunque le gare per investimenti finanziati dal Piano, comprensivi della realizzazione di lavori e rendicontazione spese, con relativi risultati.
La Calabria è la regione maggiormente coinvolta in questo piano organizzativo: sono 91 gli enti coinvolti per i quali saranno previste 148 nuove assunzioni. Per il solo anno 2023, saranno stanziati 2.478.799 euro, il 13% del totale. A seguire la Campania, con 83 comuni e l’Abruzzo utilizzerà i fondi per 92 enti. La Regione Lazio figura al settimo posto di questa classifica con 46 comuni coinvolti che prevederanno lo stanziamento di 1.084.015 euro, per l’assunzione di 77 dipendenti. A concludere la classifica delle regioni italiane coinvolte, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
E’ importante specificare che le nuove assunzioni prevederanno diversi profili professionali. Le risorse infatti andranno a finanziare l’assunzione di personale relativo a categoria B3, C o D, con tutti i profili tecnico-amministrativi non apicali ma che inevitabilmente richiedono un grado di specializzazione diverso.
Il Contratto collettivo nazionale prevede oneri pari a 33mila euro per un dipendente di categoria B3 e 35.500 euro previsti per la categoria C. 38.000 euro invece per l’assunzione di un dipendente in categoria D.
La maggior parte delle assunzioni sarà destinata a risorse relative alla categoria D, l’unica per le quali è obbligatorio il raggiunto conseguimento del titolo di laurea.
La missione era quella di supportare enti più fragili, sia dal punto di vista economico che legato alle risorse umane. I requisiti necessari per i comuni erano legati innanzitutto al numero della popolazione registrata alla data del 1° gennaio 2022, che doveva essere necessariamente inferiore ai 5000 abitanti.
Inoltre, il comune doveva essere soggetto attuatore per uno o più progetti finanziati dal PNRR con un CUP di riferimento definitivo e attivo. Altra discriminante, il fatto di non disporre nel proprio bilancio di risorse finanziarie utili a sostenere il costo per l’assunzione a tempo determinato delle professionalità necessarie all’attuazione del progetto, o dei progetti finanziati.
La volontà era dunque quella di supportare gli enti più fragili, non solo in termini di risorse umane ma anche dal punto di vista finanziario.
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