Il Washington Post lancia un allarme su una notizia che sembra essere tratta da un film di fantascienza del genere catastrofico; sembra, infatti, che le acque di 300 piccoli laghi dell’Artico stiano liberando nell’atmosfera grandi quantità di gas metano, in essi contenuto, contribuendo alla contaminazione dell’aria.
Questi laghi, al contrario di quanto accadeva in passato, ora sono facilmente individuabili perché le loro acque non si congelano più a causa del riscaldamento globale e dello scioglimento dei ghiacciai del Polo Nord; il fenomeno, che è stato rilevato sin dal 2010.
Il fenomeno innesca una reazione a ctena e meccanismi che rispondono ad ciclo perverso, il riscaldamento globale produce lo scioglimento dei ghiacciai che rilasciando gas alimentano il riscaldamento stesso.
Questo meccanismo risulta essere difficile da interrompere e fa insorgere delle domande sul futuro del pianeta, del cambiamento climatico, delle eventuali misure che servano a produrre una inversione dei fenomeni.
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