“Con indignazione apprendiamo la notizia dell’ennesima morte di un lavoratore, questa volta sul nostro territorio, nella località Santa Procula di Pomezia. I carabinieri di Pomezia e gli ispettori del Dipartimento di prevenzione dell‘Asl Roma 6 sono al lavoro per determinare l’esatta dinamica dei fatti”. Lo scrive in una nota, la Cgil di Roma sud Pomezia Castelli.
“Da una prima ricostruzione – continua la nota – l’operaio di 65 anni, ieri (21 gennaio, ndr) verso le 14, si trovava sul tetto delle celle frigorifere per sistemare dei cavi elettrici quando, per cause in corso di accertamento, è caduto, precipitando per circa cinque-sei metri e ha perso la vita.
In attesa che le autorità predisposte compiano le dovute verifiche e accertino se vi siano state violazioni alle norme sulla sicurezza sul lavoro nonché eventuali responsabilità, esprimiamo cordoglio e solidarietà alla famiglia del lavoratore.
In questo momento ci troviamo nel luogo dell’incidente per portare simbolicamente un fiore e ribadire con forza la necessità non più rinviabile di normative più stringenti sulla sicurezza che salvaguardino e tutelino la salute e la vita dei lavoratori nei luoghi di lavoro e di un sistema di controlli e sanzioni realmente efficaci.
Troppo spesso queste tragedie accadono nelle filiere degli appalti e subappalti e laddove minori sono i controlli. Così come balza agli occhi l’età della vittima, forse – conclude il sindacato – più adatta alla pensione che ad arrampicarsi ad altezze considerevoli”.
“Desidero fare a nome mio e della Regione Lazio le condoglianze alla famiglia dell’operaio di 65 anni morto ieri pomeriggio in un capannone industriale a Pomezia, vicino a Roma mentre era in corso l’allestimento di una cella frigorifera e l’operaio che si trovava su un tetto è caduto, morendo sul colpo.
Dall’analisi dei dati infortunistici del Lazio, emerge che per quanto concerne gli incidenti mortali la caduta dall’alto ha un’incidenza elevata e dopo ampio confronto con le Parti sociali e le Istituzioni coinvolte, abbiamo redatto e approvato all’inizio di quest’anno il Vademecum ‘Cadute dall’alto’.
Si tratta di un documento che ha la finalità di promuovere l’applicazione di una serie di azioni e di misure volte alla prevenzione del fenomeno degli infortuni nel settore dell’edilizia. Come Regione continuiamo a lavorare ed è già prevista per l’inizio della prossima settimana una riunione del Tavolo Salute e Sicurezza per definire un Protocollo sulla contrattazione preventiva relativa all’ organizzazione del lavoro in sicurezza”. Così l’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Claudio Di Berardino. (Com/Sim/ Dire)
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