Pomezia, quando il degrado diventa normalità e le istituzioni latitanti

Da un po’ il degrado ha raggiunto un altro livello: iniziano a interagire tra loro i richiedenti asilo e il giro della prostituzione

Quartiere Santa Palomba a Pomezia. Il degrado ha raggiunto livelli assurdi, denunciato da residenti e pendolari che raggiungono la zona per motivi di lavoro, prostituzione, presenza di richiedenti asilo, aria inrespirabile di giorno e ancora peggio di notte. Prostitute nude ogni due metri, in tutto il quartiere e zone limitrofe, parcheggi della stazione adibite a talami per prestazioni a pagamento, alcove improvvisate con materassi in ogni posto possibile ed immaginabile. Quello che dovrebbe essere il biglietto da visita della città, presenta invece prostitute anche sotto le scuole primarie del quartiere nelle ore delle lezioni. Il quartiere vanta, nell'ultimo anno, anche due morti quanto meno sospette, di due richiedenti asilo, residenti nell'hotel 3c del quartiere; il primo abbandonato dagli stessi compagni nel parco dove le mamme vengono normalmente con i bambini a giocare, il secondo lo hanno "suicidato", impiccandolo in mezzo al parco, in bella mostra per i passanti e i bambini prima dell'entrata a scuola, due decessi molto strani, in un parco che dovrebbe essere il cuore  e luogo di aggregazione del quartiere, senza nessuna spieazione dalle istituzioni e dalle forze dell'ordine nei confronti dei residenti. Da un po' il degrado ha raggiunto un altro livello: hanno iniziato ad interagire tra loro i richiedenti asilo e il giro della prostituzione, non solo gli immigrati usufruiscono delle prestazioni, ma proteggono e assistono le prostitute, iniziando vari tipi di business, dalla vendita di scarpe, calze e indumenti vari. Chiudiamo il quadro con l'aria irrespirabile, di giorno e di notte. Un odore acre invade tutto il quartiere, sotto gli occhi e il naso dei residenti, inermi, e delle istituzioni, latitanti.

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