Post Napoli-Roma 1-0: Ranieri ha aperto il cantiere

Breve analisi della prima partita del Ranieri III: tra difesa a 3 e a 4, al cospetto della capolista una prova dignitosa non è bastata

Napoli-Roma Dovbyk

Napoli-Roma Dovbyk (© AS Roma Official X Page)

Napoli-Roma, il ritorno sulla panchina della Roma di Claudio Ranieri, condanna la Roma alla settima sconfitta stagionale e al 12° poso in classifica. Tuttavia contro la capolista del campionato, il focus principale non era sul risultato ma sulle novità che nei primi giorni di allenamento il nuovo allenatore della Roma ha deciso di puntare.

Difesa a 4 e poi a 3: un tempo a testa

Dopo la conferenza stampa di presentazione c’era molta curiosità sullo schieramento iniziale. Dopo Juric, fossilizzato sulla difesa a tre, Ranieri cambia subito assetto con la difesa a quattro, mettendo in ruoli più adatti Angelino a sinistra e Celik a destra, sulla carta veri terzini. Al centro Ndicka e Mancini. Davanti Pellegrini vicino a Dovbyk senza Dybala. Un atteggiamento volutamente prudente, rivelatosi poi eccessivo nello sviluppo del primo tempo. Subito un’occasione concessa (Kvaratskhelia lasciato solo a colpire di testa) poi 75% di possesso palla Napoli e solo 2 tiri giallorossi contro 9.

Così Ranieri ha optato per cambiare dopo l’intervallo, con Hummels inserito al centro della difesa a tre e Baldanzi più vicino a Dovbyk: da 4-4-1-1 (o 4-4-2) a 3-5-2 per un possesso maggiore e più potenziale pericolosità, ma anche il gol decisivo preso in un momento di schieramento a cinque. Nel cambio gioco per Di Lorenzo, Angelino si preoccupa della possibile spizzata per Politano e lascia il corridoio centrale per il terzino della Nazionale che entra in area. La difesa a tre non scala con lo spagnolo messo fuori causa, Ndicka non copre né l’inserimento né il possibile cross basso sul primo palo. Di Lorenzo mette la palla bassa alla perfezione per Lukaku che anticipa Hummels e Svilar. Non è chiaro su cosa si potrà puntare in futuro.

Offensivamente troppo poco, senza Dybala

Nel primo tempo senza aver possesso del pallone, non si sono viste trame a parte una rinnovata ricerca della profondità di Dovbyk. Nel secondo tempo, dopo essere andata sotto, per forza di cose si è vista una Roma un po’ più propositiva, ma la grande chance è arrivata su calcio piazzato con la traversa piena colpita di testa dal centravanti ucraino. Tuttavia il bomber della Roma è rimasto troppo solo: poco supportato sia da Pellegrini nel primo tempo, leggermente meglio da Baldanzi nella ripresa con Dybala inserito gli ultimi minuti, rischiato per dichiarazione dello stesso Ranieri.

Con la mediana confermata Kone-Cristante, Pisilli ed El Shaarawy sugli esterni non hanno inciso, nonostante una prova singolare e generale di squadra molto generosa. Come ha detto lo stesso Ranieri nella conferenza stampa di presentazione, i giocatori della Roma corrono sì, ma male. Per far sì che possa girare tutto per il meglio occorrerà un lavoro enorme e infondere autostima in un gruppo che ne è attualmente sprovvisto. Napoli-Roma ha ufficialmente aperto un grandissimo cantiere a Trigoria che non può aspettare, per situazione in classifica e prossimi impegni alle porte complicati, come Londra (Tottenham) e Bergamo (Atalanta).