Post Roma-Ludogorets: orgoglio e Zaniolo
Dopo un primo tempo sottotono, è servita una carica extra e la verve del classe ’99 per superare il girone di Europa League
Il giorno dopo Roma-Ludogorets resta una qualificazione arrivata con un po’ di fatica, un po’ come l’anno scorso per il primo posto del girone di Conference. E similmente alla scorsa annata europea, in una partita decisiva emerge il talento di Nicolò Zaniolo.
Approccio incerto, sveglia e reazione
Due mezze occasioni nei primi minuti, ma la Roma non aggredisce l’avversario al meglio. Così il Ludogorets dopo una prima mezz’ora coperta, esce fuori e crea i presupposti per il vantaggio con l’azione personale di Rick. il brasiliano trova ampi spazi davanti a sé e batte Rui Patricio dal limite, ma già nei minuti precedenti la squadra bulgara è stata pericolosa. Nel primo tempo la Roma è stata sterile, col 56% di possesso palla, 10 tiri ma soltanto uno nello specchio della porta.
Dopo l’intervallo, presa la “sveglia” sul finale di primo tempo, la musica è cambiata di netto. Solo nei primi 48 secondi, la squadra ha creato insidie verso la porta avversaria quanto i 45 minuti precedenti. Alla fine saranno nella sola ripresa ben 8 i ti nello specchio. Merito sì dei cambi, ma anche di un atteggiamento mentale opposto, quello che si pensava di vedere fin dall’inizio. Con un sussulto d’orgoglio arrivano 20-25 minuti di puro assedio, che sono culminati con i rigori trasformati da Pellegrini e il sorpasso. La rimonta è arrivata tramite episodi (anche il 2-2 annullato dal Var), però scaturiti da un dominio territoriale nella prima metà di ripresa.
I cambi di Mou: Zaniolo ancora decisivo
Se l’atteggiamento è stato diverso, molto è dipeso dai cambi di Mourinho dopo l’intervallo. Il rientro di Cristante in mediana e soprattutto l’inserimento di Volpato e Zaniolo hanno dato una pericolosità che è mancata a Karsdorp sulla destra e Belotti al fianco di Abraham. In particolare il classe ’99, che ha aperto la difesa con le sue percussioni, si è procurato due rigori in modi diversi e sempre a difesa disordinata ha messo a segno il 3-1 della tranquillità. Il secondo segnale di fila dopo la prestazione di Verona e la conferma che nelle notti di Coppa il ragazzo ha qualcosa in più.
La doppietta col Porto negli ottavi di Champions alla sua prima stagione, il quarto di finale col Bodo e il gol nella finale di Tirana della scorsa Conference League. Nelle serata decisive in campo europeo difficilmente manca all’appello. A febbraio servirà questo Zaniolo e la Roma vista nel secondo tempo, più il rientro di Dybala, per affrontare i playoff di Europa League contro una delle temibili terze dei gironi di Champions. Lunedì i giallorossi sapranno se affrontare Barcellona, Ajax, Bayer Leverkusen, Shakhtar Donetsk, Siviglia, Sporting Lisbona o Salisburgo.