Il giorno dopo Roma-Ludogorets resta una qualificazione arrivata con un po’ di fatica, un po’ come l’anno scorso per il primo posto del girone di Conference. E similmente alla scorsa annata europea, in una partita decisiva emerge il talento di Nicolò Zaniolo.
Due mezze occasioni nei primi minuti, ma la Roma non aggredisce l’avversario al meglio. Così il Ludogorets dopo una prima mezz’ora coperta, esce fuori e crea i presupposti per il vantaggio con l’azione personale di Rick. il brasiliano trova ampi spazi davanti a sé e batte Rui Patricio dal limite, ma già nei minuti precedenti la squadra bulgara è stata pericolosa. Nel primo tempo la Roma è stata sterile, col 56% di possesso palla, 10 tiri ma soltanto uno nello specchio della porta.
Dopo l’intervallo, presa la “sveglia” sul finale di primo tempo, la musica è cambiata di netto. Solo nei primi 48 secondi, la squadra ha creato insidie verso la porta avversaria quanto i 45 minuti precedenti. Alla fine saranno nella sola ripresa ben 8 i ti nello specchio. Merito sì dei cambi, ma anche di un atteggiamento mentale opposto, quello che si pensava di vedere fin dall’inizio. Con un sussulto d’orgoglio arrivano 20-25 minuti di puro assedio, che sono culminati con i rigori trasformati da Pellegrini e il sorpasso. La rimonta è arrivata tramite episodi (anche il 2-2 annullato dal Var), però scaturiti da un dominio territoriale nella prima metà di ripresa.
Se l’atteggiamento è stato diverso, molto è dipeso dai cambi di Mourinho dopo l’intervallo. Il rientro di Cristante in mediana e soprattutto l’inserimento di Volpato e Zaniolo hanno dato una pericolosità che è mancata a Karsdorp sulla destra e Belotti al fianco di Abraham. In particolare il classe ’99, che ha aperto la difesa con le sue percussioni, si è procurato due rigori in modi diversi e sempre a difesa disordinata ha messo a segno il 3-1 della tranquillità. Il secondo segnale di fila dopo la prestazione di Verona e la conferma che nelle notti di Coppa il ragazzo ha qualcosa in più.
La doppietta col Porto negli ottavi di Champions alla sua prima stagione, il quarto di finale col Bodo e il gol nella finale di Tirana della scorsa Conference League. Nelle serata decisive in campo europeo difficilmente manca all’appello. A febbraio servirà questo Zaniolo e la Roma vista nel secondo tempo, più il rientro di Dybala, per affrontare i playoff di Europa League contro una delle temibili terze dei gironi di Champions. Lunedì i giallorossi sapranno se affrontare Barcellona, Ajax, Bayer Leverkusen, Shakhtar Donetsk, Siviglia, Sporting Lisbona o Salisburgo.
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