Premio Etrusco d’Oro 2013
Sportività e fair play, la Provincia lo assegna a Carosi, calciatore del Carbognano (calcio a cinque). I complimenti del presidente Marcello Meroi
Un premio per celebrare un bel gesto sportivo. Il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, ha scritto una lettera di ringraziamento a Stefano Carosi, il giocatore di calcio a cinque del Carbognano che la scorsa settimana si è reso protagonista di un bellissimo esempio di fair play, scegliendo di premiarlo con l’Etrusco d’Oro 2013, il riconoscimento che l’amministrazione provinciale conferisce agli sportivi più meritevoli della Tuscia.
“In un momento in cui ogni giorno le cronache sportive locali e nazionali ci raccontano di episodi sempre meno edificanti e sempre più estremi – scrive Meroi -, non posso che apprezzare il gesto compiuto da Stefano Carosi qualche giorno fa durante la partita di calcio a cinque tra Castel Sant’Elia e Carbognano. In una situazione di momentanea parità, aver rinunciato alla marcatura che avrebbe dato la vittoria alla sua squadra perché un avversario era rimasto a terra fa di questo giocatore un esempio di sportività che raramente è facile rintracciare nel mondo dello sport di casa nostra. Sono rimasto piacevolmente colpito da questo comportamento di eccezionale lealtà sportiva che va oltre qualsiasi considerazione su prestazioni calcistiche o tabellini finali. Da amministratore pubblico, da genitore di due ragazzi adolescenti e da appassionato e dirigente sportivo devo dire che è una sensazione davvero bella poter toccare con mano la capacità di persone del nostro territorio che, come Carosi, con il proprio modo di vivere lo sport ne sanno ancora diffondere i valori più puliti, più veri e profondi”.
“L’onesta paga sempre, lo ha sottolineato lo stesso Carosi in una intervista – continua il presidente -. Ne sono fermamente convinto anche io e questa convinzione aumenta soprattutto quando ci si trova di fronte a episodi di grande lealtà sportiva come quello di cui il calciatore del Carbognano si è reso protagonista. Simili dimostrazioni di amore per il calcio fanno passare sicuramente in secondo piano i casi di doping, di partite truccate e di scommesse dal risultato falsato di cui purtroppo sentiamo parlare sempre più spesso. Mi auguro che questa scelta di onestà possa essere da sprone per tanti ragazzi, specie più giovani, che decidano di seguire l’esempio di Stefano, capendo l’importanza del sacrificio e della rinuncia in funzione di una legge morale più alta”.
“Ho mostrato i miei più sentiti complimenti e la mia sincera gratitudine a Stefano Carosi per un gesto che riconcilia col mondo del calcio – conclude –. Ho ritenuto giusto celebrarne il comportamento sportivo invitandolo a Palazzo Gentili per consegnargli di persona il premio Etrusco d’Oro 2013”.