Premio Feronia a Fiano Romano
Intitolato a Filippo Bettini, recentemente scomparso
Il Premio Feronia – Città di Fiano, giunto nel 2013 alla XXI edizione, è promosso e gestito dal Comune di Fiano Romano. Fu interrotto l’anno scorso a causa della prematura scomparsa del suo Presidente Prof. Filippo Bettini, al quale da quest’anno, l’evento è dedicato.
Anche in questa nuova edizione viene rispettata l’essenza del suo carattere alternativo che riposa su due momenti inscindibili e complementari:
• il rifiuto polemico della logica dominante del clientelismo, dello scambio di favori, dell’asservimento a pressioni esterne e prevaricanti: accordi corporativi, speculazioni commerciali, interferenze editoriali, compiacenze all’ideologia di regime, adesione ai canoni “effimeri” della cultura-spettacolo, richiamo strumentale al principio del “meno peggio”, etc.;
• la rivendicazione costruttiva della priorità assoluta dei due soli requisiti sulla cui sintesi si fonda il parametro valutativo a cui debbono essere commisurate le scelte del premio: la “qualità del testo” e la “tendenza della sua innovazione espressiva, ideologica e culturale”.
Così Il Feronia ha acquistato la fama di "antipremio", com’e’ attento alla letteratura di ricerca e ostile alle logiche di mercato e dell'industria culturale. Nel corso delle sue edizioni ha continuato ad affermare il valore della parola scritta, contro un sistema di comunicazione impoverito e sopraffatto dal dominio delle immagini. Il suo orientamento anticonformista è aperto alla pluralità della creazione letteraria di alto livello, senza distinzione tra scrittori noti o esordienti o del tutto sconosciuti. Ed e’ stato cosi, grazie al suo rigore, che la manifestazione rappresenta uno degli avvenimenti più rilevanti nell'ambito della vita culturale italiana.
Il Premio comprende quattro sezioni: Poesia, Narrativa, saggistica, Riconoscimento ad un Autore Straniero. Inutile sottolineare che nei suoi ranghi sono passati i nomi più straordinari della letteratura mondiale che cercheremmo di sintetizzare in poche righe: da Günter Grass e Luigi Malerba fino a Dario Fo e Antonio Tabucchi e da Edoardo Sanguineti e il bosniaco Predrag Matvejević fino allo straordinario narratore albanese Ismail Kadare’, all’ungherese Agota Kristof, all’iraniana esule Sharhnush Parsipur, al greco Titos Patrikios ed ha toccato uno dei momenti più alti premiando un poeta siriano ed uno israeliano (Nathan Zac e Adonis) che hanno firmato proprio a Fiano Romano un protocollo di pace.
Senza dimenticare la “riscoperta” di autori validissimi ma poco noti come Germano Lombardi, Edoardo Cacciatore, Massimo Ferretti, Dante Troisi, Ruggero Jacobbi, Giacinto Scelsi, Rodolfo Wilcock.