«Un teatro reclama di essere abitato da artisti e spettatori, altrimenti sarebbe un involucro privo di senso: come una fontana dalla quale non fluisce più acqua». Con queste parole si rivolge Antonio Calbi, direttore del teatro Argentina, al Sindaco di Roma Ignazio Marino, all’apertura della stagione teatrale 2014/2015 presentata oggi al Teatro Argentina.
Cuore del progetto è la cosiddetta “Prospettiva Stein”, un piano quadriennale in cui la neonata Compagnia in Residenza del Teatro di Roma, formata da 8 “attori-operai” e un assistente, sotto le direttive del maestro Peter Stein porterà in scena 78 spettacoli che si snoderanno tra il teatro Argentina e il Teatro India. Tre sono i filoni trattati: l’Orestea, il ciclo di Shakespeare con “Riccardo II” e le due parti di “Enrico IV” al teatro Argentina, dedicato all’alta tradizione, e al teatro India, dedicato alla tradizione contemporanea, “Der Park”, in scena dal 4 maggio 2015.
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