Presepio vivente di Valmontone
Per l’Epifania, nel convento di Sant’Angelo, una tradizione che si ripete da 42 anni
Lunedì pomeriggio, alle 17.30 nel convento di Sant’Angelo, nuovo appuntamento con la 42esima edizione del Presepio vivente di Valmontone.
Una tradizione che risale al lontano 1971 quando, per volere di padre Annibale Mancini e di alcuni ragazzi del gruppo Gifra (gioventù francescana), subito dopo la messa della mezzanotte di Natale si tenne per la prima volta la sacra rappresentazione nel chiostro del convento di Sant’Angelo. Nel corso degli anni l’iniziativa ha subito radicali cambiamenti nel copione, nella scenografia e nella recitazione, suscitando un interesse sempre maggiore e l’apprezzamento della popolazione locale, fino ad acquistare notevole risonanza in ambito regionale e non solo. Tra le città più importanti che hanno ospitato il Presepio vivente di Valmontone, infatti, vanno ricordate Roma (sia in Piazza di Spagna che sui gradini di Castel Sant’Angelo), Nettuno, Segni, Greccio, Amalfi, Tursi, Matera, Assisi, Gubbio e Weiler-Simmerberg in Baviera.
Nel 1997 gli organizzatori, una rappresentanza di frati francescani e un gruppo di amici, decisero di costituirsi in Comitato Presepio Vivente che, con costanza, si riuniva una volta al mese e iniziò a far assumere alla manifestazione sempre più i connotati di un vero spettacolo recitato. Il comitato attuale, presieduto da Claudio Tersini, conta circa 30 unità e continua ad operare assiduamente, con riunioni settimanali per organizzare sia il presepe che altre manifestazioni nel convento.
“Il presepio – spiega la regista, Lorella Lumia (da due anni subentrata al professionista Ugo Cardinali) – è interamente recitato secondo un testo evangelico e, dal 1971 ad oggi, è stato ininterrottamente rappresentato durante le festività natalizie, grazie all’impegno costante del Comitato e dei frati minori del Convento Sant’Angelo che, sostenuti dall’Amministrazione comunale, dalla Pro Loco e da alcuni mobilieri e sponsor di Valmontone, riescono a mantenere viva questa bellissima manifestazione, l’unica in città così longeva”.
“Un comitato straordinario – dichiara il sindaco Alberto Latini – a cui va dato atto di riuscire a ripetersi ogni anno, per ben 42 anni, in una manifestazione che cresce sempre più in termini di suggestività, di fascino e di notorietà, e dà lustro alla nostra città in giro per l’Italia. Al presidente Tersini e a tutti coloro che, a titolo volontario, sacrificano il loro tempo libero per la riuscita della manifestazione, va un sincero grazie mio e di tutta l’Amministrazione”.
“E’ bellissimo – aggiunge il vice sindaco e assessore alla cultura, Eleonora Mattia – vedere come questo gruppo, di circa 80 attori, porti in scena un presepio che è uno spettacolo di qualità. Studenti, operai, casalinghe, pensionati e liberi professionisti, diretti dalla bravissima Lorella Lumia, riescono a calarsi nel presepe e trasmettere a tutti delle bellissime emozioni. Dopo il successo del 26 dicembre, quando ho avuto il piacere di assistere alla rappresentazione, il giorno dell’Epifania si replica e sono sicura che sarà un nuovo grande successo”.
L’appuntamento, con il Presepio vivente di Valmontone, è quindi per il 6 gennaio alle 17.30 nel convento di Sant’Angelo. Tra le curiosità, oltre ai rinnovati effetti di luci e suoni e alle scenografie, la consueta presenza di un neonato (quest’anno Matteo, di nemmeno tre mesi) che, ben avvolto e coperto, interpreta il Gesù bambino nella grotta di Betlemme.